19 Ottobre 2020 - 13:46 . Africano . Curiosità
Africano, ecco la storia di Fabio e Anna e del loro video che ha conquistato anche l’Apple
NO WOMAN NO CRY – 14 March 2020 – Rome – 5th day of lockdownHopefully, these hard times will pass soon and we will be stronger than before and maybe more caring for each other and for our planet.Let's teach our kids kindness and compassion. we want nothing but the best for them.—————–Please check out my youtube channel for the full version of this song (there is a free ringtone too!) and all my remix and cover:http://www.youtube.com/c/FabioMarziali
Pubblicato da Fabio Marziali su Sabato 14 marzo 2020
Un video da oltre 20 milioni di visualizzazioni e 113mila like. È il caso di Fabio Marziali, musicista di professione, e di sua figlia Anna, 4 anni, piccola volontaria degli Amici di Villa Leopardi. Durante il lockdown, il 14 marzo, al quinto giorno di chiusura in casa, il giovane papà ha deciso di partecipare al flashmob musicale montando le casse alla finestra di casa e suonando “No woman no cry” con il suo sax. La piccola Anna, trasportata dalle note, non ha potuto fare a meno di ballare, contagiata dal messaggio di speranza del padre. Sui balconi di fronte, in zona Africano, si vedono i vicini che ascoltano e poi applaudono l’esibizione. Alle loro spalle la mamma ha filmato la scena con lo smartphone e poi l’ha caricata su Facebook. Risultato: il giorno dopo aveva 5 milioni di views.
“È esploso da solo, siamo rimasti stupiti anche noi”, racconta divertito Fabio. Qualche giorno dopo la Apple ha visto un altro video in cui il musicista di quartiere interpretava “Imagine” e lo ha contattato per averne i diritti e usarla per la campagna “Creativity goes on”. È un video dove Fabio compare con Anna al minuto 1:05 insieme ad altri persone da tutto il mondo.
Oggi il lockdown è alle spalle ma sono comunque momenti difficili, vista l’impennata di contagi e le preoccupazioni di tutti. E così le parole con cui Fabio accompagnò il suo primo video sui social restano ancora attuali:
“Speriamo che questi tempi duri passino presto, saremo più forti di prima e forse più premurosi l’un l’altro e verso il nostro pianeta. Insegniamo ai nostri figli la gentilezza e la compassione. Non vogliamo altro che il meglio per loro”.