Si chiama Pup, acronimo di Piano urbano parcheggi, una delle dieci sfide che attendono la sindaca Raggi in questa nuova fase del suo governo cittadino. Fase che si è aperta all’indomani dell’assoluzione in primo grado nel processo per il caso Marra. I comitati “No Pup” sono sul piede di guerra. La notizia è che l’amministrazione Raggi intende dare seguito ai progetti non espunti dalla delibera Meleo del 16 novembre 2017. L’associazione “Carte in regola”, storicamente in prima linea nella battaglia ai box interrati figli della legge Tognoli dell’89, contesta al Comune la mancata eliminazione di quei progetti che, al momento della delibera, erano sprovvisti di convenzione. E quindi, del titolo per costruire.

Il Campidoglio è tornato adesso alla carica. Il Dipartimento mobilità ha chiesto un parere a tutti i Municipi. L’8 novembre, l’assessore all’Urbanistica Gian Paolo Giovannelli ha ricevuto apposta i comitati del II per capire come muoversi. È stato un incontro interlocutorio. Via Tripoli ha chiesto infatti a Roma Capitale i progetti dettagliati, senza i quali non è possibile avviare un confronto serio sui Pup del Trieste-Salario.

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