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Limiti di velocità e marciapiedi. Cosa bolle in Municipio

di Emiliano Magistri

Limite di velocità a 30 km/h nei tratti di cosiddetta piccola viabilità, manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi e rifacimento della segnaletica orizzontale, strisce pedonali in primis. Il tutto con un solo obiettivo: garantire i più alti standard di sicurezza. Sono diversi i progetti messi sul tavolo dal II Municipio in tema di lavori pubblici e mobilità locale o, per usare l’espressione dell’assessore ai Lavori Pubblici, Gian Paolo Giovannelli, “mobilità dolce”.
A quasi un mese da un fatto che ha scosso le coscienze di un quartiere e di una città intera, come la morte di Tommaso Mossa (il giovane investito sulle strisce pedonali in via Nomentanandr), negli uffici di via Tripoli, per coincidenza o no, un’accelerata è stata data almeno per quel che riguarda gli interventi di competenza municipale (via Nomentana, tanto per dire, rientra tra le strade di cosiddetta “grande viabilità”, quindi di competenza del Simu, il dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana di Roma Capitale, ndr).

Manutenzione di strade e marciapiedi
Ammonta a 990mila euro a “quadrante” (cioè Trieste-Salario o Nomentano, o ancora San Lorenzo e Coppedè, ndr) la somma giunta nelle casse del II Municipio a seguito della variazione di bilancio comunale approvata lo scorso 9 ottobre. Si tratta di soldi che, entro il 31 dicembre 2018, via Tripoli dovrà “impegnare” in gare di appalto per affidare, a una o più ditte, gli interventi di rifacimento di strade e marciapiedi. Perché, come spiega la presidente della commissione Lavori Pubblici, Valentina Caracciolo, “la sicurezza di veicoli e pedoni non passa solo attraverso la riduzione dei limiti di velocità, ma anche dallo stato delle strade che si percorrono quotidianamente”.

Rifacimento della segnaletica e delle strisce pedonali
Migliorare la segnaletica stradale, ripristinare le strisce pedonali e riqualificare gli scivoli per i diversamente abili. È il contenuto delle due risoluzioni approvate dalla commissione Lavori Pubblici del II Municipio e che, nel giro di quindici giorni al massimo, come spiega la presidente Valentina Caracciolo, “dovrebbero andare in Consiglio per la definitiva approvazione”. Quello delle strisce pedonali scolorite o, in alcuni casi, addirittura inesistenti, è un tema che tiene amaramente banco nel territorio e su cui, molto spesso, anche la nostra redazione è intervenuta segnalando gli incroci più pericolosi del quartiere e non solo.

Le “zone 30” e il processo di pedonalizzazione
Un elenco di tutte le strade di “piccola viabilità”, cioè di competenza municipale, in cui istituire il limite di velocità di 30 km/h. Lo aveva chiesto a ogni Municipio l’assessorato capitolino alla Mobilità, entro il 15 ottobre scorso, durante un tavolo a cui avevano preso parte anche i vertici della polizia locale. Anche via Tripoli lo ha fatto, snocciolando vie e piazze perimetrate dalle arterie di grande mobilità. Tanto per fare qualche esempio, tra le zone inserite nella lista c’è il quadrante di Porta Pia, con via Alessandria, via Reggio Emilia e via Ancona che sono delimitate dal tridente composto da corso d’Italia, via Nomentana e viale Regina Margherita. Oppure l’area di Villa Chigi, tra piazza Vescovio e viale Somalia. Coppedè, da piazza Mincio fino a corso Trieste e via Chiana. San Lorenzo, piazza Caprera o il Salario, in particolar modo le strade intorno al Parco Nemorense. Una sorta di “traffic calming”, una serie di interventi, cioè, finalizzati a ridurre gli effetti negativi del traffico e della velocità di auto e scooter a discapito dell’incolumità di chi si muove a piedi: “In particolare – spiega Valentina Caracciolo – cercare di realizzare segnaletiche orizzontali più evidenti, magari rinforzate da cordoli o altri elementi rialzati, che spingano sempre più veicoli a scegliere di percorrere le arterie principali a beneficio delle strade più interne”.

I lavori in via Nizza
A breve i tratti più dissestati di via Nizza verranno riqualificati dal II Municipio grazie a interventi di manutenzione straordinaria. “La strada – come spiega Valentina Caracciolo – è l’unica del II Municipio rimasta come strada verde, dove cioè il transito è consentito soltanto ai mezzi pubblici. Qui, addirittura, nel punto più critico, il limite di velocità è stato abbassato a 10 km/h, proprio per evitare che la situazione peggiori ulteriormente. Confidiamo che, con i lavori che gestiremo in prima persona, tutto possa tornare alla normalità per la sicurezza di veicoli e pedoni”.

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