1 Giugno 2018 - 9:45 . Africano . Cronaca

Ponte delle Valli, accanto alla Tangenziale Est tornano gli accampamenti

A poche settimane dallo sgombero degli insediamenti abusivi lungo la Tangenziale Est, sotto al Ponte delle Valli, i nomadi allontanati dalle forze dell’ordine sono tornati.

Il blitz, avvenuto il 7 maggio sotto la direzione del Il Reparto NAE (Nucleo Assistenza Emarginati) del II Gruppo Parioli della Polizia di Roma Capitale, sembrava essere stato risolutivo. Ma non è stato così. Si è trattato di qualcosa di provvisorio.

Già una settimana fa era stata rilevata la presenza di alcuni nomadi, che utilizzavano la parte nascosta sotto al ponte come “deposito” di rottami e bombole vuote del gas, materiale che veniva poi trasportato, tramite alcuni carrelli, fino ad un furgone parcheggiato vicino alla stazione Nomentana.

Roma H24 ha contattato il funzionario del NAE che gestì l’operazione: “Combattiamo da sempre. Ma questo è un fenomeno che non si risolve con gli interventi di polizia. Alla fine quando sgomberi queste persone, non c’è la possibilità legale di allontanarli definitivamente, hanno cittadinanza europea in quanto rumeni. Serve un progetto politico strutturato per capire che collocazione dargli, altrimenti il problema si riproporrà ciclicamente.”

Nelle settimane dopo lo sgombero i rifiuti sotto al ponte non erano mai stati rimossi, perché in questi casi servirebbe la stipula di un accordo ad hoc tra Comune e Ama. In mancanza di un contratto per la rimozione dei rifiuti speciali, le cose rimangono dove stanno. Ma al di là dei rifiuti, in questo periodo non si erano più visti stanziamenti fissi sul sito, non lontano da Viale Etiopia. Ora invece si è tornati “punto e a capo”.

“Non siamo aiutati”, prosegue il funzionario del NAE, “se avessimo l’assistenza di Ama in maniera fissa, andremmo a effettuare gli sgomberi per due o tre volte consecutive, buttando tutto ciò che troviamo. A questo punto le persone si rassegnerebbero a andare via.”

Per capire quanto la presenza di questi accampamenti provvisori possa creare problemi agli abitanti del quartiere, abbiamo parlato con i residenti di un condominio a piazza Gondar 14. L’edificio si trova esattamente di fronte alla Tangenziale Est. La signora Vittoria è pensionata: “Dal mio balcone ti affacci e vedi queste persone che bevono fino a ubriacarsi e strillare, cucinano coi fornelli, dormono su materassi di fortuna, e la notte, quando in inverno fa freddo, bruciano i rifiuti per scaldarsi. Il fumo arriva alle nostre finestre che dobbiamo chiudere. Alcuni ti indicano perché credono che tu li guardi, ma io desidero solo prendere un po’ d’aria la sera. A volte per evitare l’imbarazzo vado dalla mia vicina, che ha l’affaccio su Piazza Gondar.”

A confermare tutto è Furio, il portinaio dello stabile: “Non conosco episodi di aggressioni, ma la mancanza di decoro è eclatante. Vengono qui davanti ai secchioni, rovistando buttano all’aria i rifiuti e poi si siedono sul marciapiede come fosse un bar, bevendo alcolici e alzando la voce.” “Così è oggettivamente brutto”, fa eco Giulia, donna di circa quarant’anni che entra nello stabile. “Qualche sera fa alla Conad qui a fianco, una anziana, verso le otto, mi ha chiesto di accompagnarla a piedi perché c’era un capannello di nomadi che bevevano e lei aveva paura ad attraversare quel tratto di strada”. Insomma, gli sgomberi, in quanto soluzioni tampone, non risolvono una situazione di degrado che sempre non trovare una soluzione definitiva.

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