12 Marzo 2020 - 17:39 . Trieste-Salario . Curiosità
Così appare il quartiere ai tempi del Covid-19. Queste le immagini surreali
Lo zampillare dell’acqua delle fontanelle di Villa Ada. Il cinguettio degli uccellini tra i vicoli. La quiete a piazza Mincio, impensabile fino a qualche giorno fa. E ancora, negozi, bar e agenzie fantasma. Si sente ogni cosa.
È tutto chiuso o quasi nel Trieste-Salario dopo le misure imposte dal governo per far fronte all’emergenza Coronavirus. A corso Trieste ad esempio, un silenzio così non si era mai visto. Pochi pedoni, aperte solo le farmacie e le edicole, traffico introvabile.
Anche a Villa Ada, fino a qualche giorno fa assaltata da giovani e non solo, oggi regna la quiete. Una quiete assordante.
A colpire non è solo il silenzio nelle strade, ma anche negli esercizi commerciali ancora aperti, dalle banche, ai supermercati, dalle edicole alle farmacie. Cosa succede? Tutti sono in fila, in silenzio, aspettando il loro turno a distanza di sicurezza: “È tutto così surreale – spiega Francesco Frosini, in fila per entrare in banca -. C’è paura ma anche tanto rispetto della situazione. Non ho riscontrato scene di grande isteria nel quartiere”.
In un momento diverso, vedere il quartiere deserto senza inquinamento acustico, avrebbe provocato gioia e stupore, oggi, tutto questo non può che ricordare gli scenari inquietanti dei film post apocalittici.
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