“Non c’è alcun piano reale di abbattimento degli alberi”. Nonostante le rassicurazioni dell’assessore Fabiano (II Municipio), non si placa l’attenzione del quartiere dopo che il Campidoglio ha deciso di monitorare i pini di corso Trieste a causa dei crolli che si sono succeduti negli ultimi anni. Sotto osservazione dei tecnici comunali ci sono 160 alberi. Nei giorni scorsi è partita anche una petizione, per iniziativa di sette cittadine che risiedono nel quartiere (è possibile aderire firmando in diversi esercizi commerciali di zona), a cui si è affiancata la pagina Facebook “Salviamo i pini di corso Trieste”.

Sulle sorti dei pini, gli abitanti, sui social, si mantengono vigili, come Manila Calebratta: “Meno male che abbiamo costituito subito un Comitato e che i cittadini sono stati subito pronti alla mobilitazione”; Donata Pacces lancia una proposta: “Vogliamo la perizia per ogni singolo pino. Mi attendo che prima di abbattere un pino di quel genere ci sia una perizia vera. Perché è un patrimonio che viene buttato giù”; Mara Logo tira un sospiro di sollievo: “Benissimo, ottima notizia! Ma poiché i cittadini non lo hanno sognato, e qualcuno ha comunque scritto che c’era il rischio di una “rapatio totalis” dei pini su corso Trieste, bene abbiamo fatto a costituire il Comitato, e meglio faremo a non abbassare la guardia!”; dello stesso umore Ileana Saya: “Spero che sia vero. I pini non si toccano. E questo non solo per corso Trieste, ma per tutta Roma”; Francesca Dominici accusa: “Non c’era nessuna cura per questi pini”; chiosa Daniela Morelli, ed è un pensiero semplice quanto condiviso: “Speriamo”.

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