20 Ottobre 2022 - 18:16 . Pietralata . Ambiente
Rivivono gli orti urbani nella valle dell’Aniene. Alfonsi: “Opportunità per l’incremento dei valori sociali”
Orti urbani nella Valle dell’Aniene. Sono state stipulate, alla presenza dell’assessora all’Agricoltura, Sabrina Alfonsi, le convenzioni di affidamento di due aree destinate ad orti urbani tra il dipartimento Tutela ambientale e le associazioni “Insieme per l’Aniene Aps” e “Orti Urbani Garbatella onlus”.
Le convenzioni hanno l’obiettivo di regolarizzare e promuovere l’affidamento e la gestione degli orti urbani ad associazioni che svolgono da tempo attività di comprovata valenza sociale ed educativa, di esperienza nell’orticoltura e di radicamento nei territori dove operano.
Il primo accordo affida all’associazione Insieme per l’Aniene Aps, attiva dal 2011, un’area di circa 2.700 metri quadrati nella riserva naturale Valle dell’Aniene nel IV Municipio dove sarà realizzato il progetto “Il Coltivaorto: coltivo il mio orto in un Parco in città”.
Con il secondo viene affidata all’associazione Orti Urbani Garbatella Onlus l’area di circa 3.230 metri quadrati denominata “Orti della Garbatella” in via Rosa Raimondi Garibaldi all’interno del parco della Garbatella, nell’VIII Municipio.
Tra gli obiettivi previsti dalle convenzioni, che hanno una durata di 6 anni, figurano l’inclusione sociale, la promozione della tutela ambientale con il coinvolgimento delle realtà associative del territorio, la coltivazione di piante da frutto, ortaggi, erbe aromatiche senza fini di lucro e per il consumo dei membri delle associazioni e delle famiglie del quartiere. È vietato l’uso di pesticidi, concimi chimici e di sementi Ogm e promosso l’utilizzo di prodotti e tecniche per la coltivazione biologica.
“Gli orti urbani — commenta l’assessora Alfonsi —, che contano a Roma circa 150 realtà, costituiscono un’opportunità per l’incremento di valori sociali, culturali e ambientali nei territori coinvolti. Le sperimentazioni mirate di orti terapeutici, didattici, interculturali richiamano l’attenzione su una funzione generale che in realtà accomuna tutti questi spazi: quella di integrazione sociale”.