Prati | Articoli

Più sicurezza, meno auto la sfida di Prati per un 2019 di crescita

di Daniele Galli e Marco Liberati

Prati nel 2019: quali sono le sfide e gli appuntamenti che attendono il quartiere? Di sicuro l’anno che sta per arrivare sarà molto importante, tenendo conto dei progetti che sono stati illustrati, anche recentemente, rispetto alla viabilità e ai trasporti pubblici. Progetti i cui tempi di attuazione appaiono piuttosto lunghi, mentre nel breve termine ci sono questioni che hanno bisogno di risposte urgenti: dal traffico alla sicurezza, dal verde al rilancio del commercio. In dieci punti RomaH24 ha provato a delineare la sfida che attende Prati nel 2019, nella piena consapevolezza che il panorama è assai più complesso e articolato di questa nostra sintesi

Smantellamento delle antenne telefoniche
Un successo frutto della perseveranza di cittadini e genitori della scuola Cairoli. Lo scorso 30 novembre sono state spente le antenne telefoniche sistemate su un palazzo di via Andrea Doria, chiudendo una lunga battaglia che ha visto in prima linea gli abitanti di Prati. Troppo vicine alle scuole elementari, in deroga alla normativa comunale del 2015. «Ora aspettiamo che vengano smantellate per avere certezza che non vengano più riaccese», spiega Stefano Moretti, portavoce del comitato spontaneo “Giù le antenne dalla Cairoli”. Ma questo è solo un passo e prima di festeggiare il quartiere dovrà affrontare ancora la lotta all’inquinamento elettromagnetico: via Teulada e piazzale degli Eroi sono i prossimi obiettivi.

Rifiuti, servono più operatori ama
Mentre la raccolta differenziata per le utenze commerciali pare essere partita sotto i migliori auspici, monta la rabbia nel quartiere per la situazione attorno ai cassonetti. “Prati in azione!”, un gruppo Facebook particolarmente attivo, ha lanciato l’iniziativa di una diffida ad Ama. «L’idea – spiega Diana De Angelis, una delle fondatrici – è quella di ottenere dal Campidoglio il rimborso del 50 per cento della tassa rifiuti pagata nel 2018. Attualmente – dice ancora Diana – sono state inviate al Comune circa settanta diffide. Invito tutti ad aderire all’iniziativa, perché è un nostro diritto avere una città pulita». Anche per la questione rifiuti, il Municipio lotta con i numeri. Spiega l’assessora municipale all’Ambiente, Anna Vincenzoni: «Il nostro territorio conta 70 mila residenti e 383 strade alberate (ovvero, foglie che ostruiscono tombini e caditoie, ndr). Eppure, qui operano solo cento operatori Ama. È un numero assolutamente insufficiente».

Sosta a pagamento nelle vie dello shopping
Nel 2019 partirà la “tariffazione pura” lungo via Cola di Rienzo, via Candia e il tratto iniziale di viale Giulio Cesare. I residenti, durante le ore diurne, pagheranno le strisce blu come gli altri, una rivoluzione che ovviamente solleva polemiche e reazioni negative, e che forse potrebbe essere accettata solo a fronte di un miglioramento del servizio di trasporto pubblico.

Via i lavori metro c ma sarà pronta nel 2030
Prati attende la costruzione della metro C. La terza linea della Capitale passerà sotto il Tevere all’altezza di Castel Sant’Angelo, intersecando la “A” a Ottaviano, prima di terminare il percorso, temporaneamente, a piazzale Clodio. Qui però parte la nuova sfida per la mobilità cittadina: una funivia che collegherà la zona del tribunale con piazzale delle Medaglie d’Oro, sopra Balduina. Non solo, nasceranno anche tre nuove linee di tram. Tutto bello, ma c’è un solo problema. I tempi rischiano di essere molto lunghi: si parla del 2030 per la consegna.

Verde, l’alleanza fra comitati e municipio
Per farsi aiutare nella gestione delle aree verdi, il I Municipio ha avviato un sistema di condivisione con i comitati cittadini. Le associazioni “adottano” la zona, migliorandola con dei piccoli interventi, mentre l’istituzione resta soggetto appaltante. Il parco di via Sabotino è stato completamente rinnovato dal comitato “Amici di via Plava” in sinergia con Municipio, Regione e Ater, proprietaria del terreno. L’assessora all’Ambiente, Anna Vincenzoni, punta a proseguire sulla strada della collaborazione con i residenti. «Al Campidoglio – racconta – abbiamo chiesto di poter gestire anche l’area verde di via Marcello Prestinari. Bisogna pensare, però, che in tutto il centro storico abbiamo otto giardinieri per un milione 800 mila metri quadrati di verde». Tradotto, il Municipio vorrebbe più autonomia ma anche maggiori risorse. Economiche e umane. Ecco, questa è la vera sfida che attende Prati (e anche la giunta Raggi) nel nuovo anno.

Commercio, più tutele per i negozi di vicinato
«Ci auguriamo che le politiche di ostruzionismo in atto nel centro storico non ci penalizzino a vantaggio dei grandi centri commerciali». Giulio Anticoli è preoccupato. Nel mirino del presidente di “Roma produttiva”, un’associazione di esercenti del centro storico, ci sono i progetti sulla mobilità alternativa del Campidoglio che mirano a penalizzare il trasporto privato. «Speriamo poi che nel 2019 venga regolamentata la scontistica e siano così tutelati i negozi di vicinato. Perché sono quelli – ricorda – che rendono ricche le strade». A confermare l’importanza della questione per Prati, è Luca Esposito, presidente dell’associazione commercianti di via Cola di Rienzo: «Durante i pre-saldi, la grande distribuzione abbatte i prezzi anche del 30 per cento. Per il nuovo anno, auspico un accordo con queste grandi aziende. Dobbiamo evitare colpi bassi alla piccola distribuzione».

Strade, eliminare le buche e aumentare le luci
D’accordo, il problema del dissesto stradale riguarda tutta Roma. Ma la vocazione turistica di Prati, porta d’ingresso a San Pietro e ormai parte integrante del centro storico, rende ancora più urgente, nel 2019, un intervento complessivo di ripristino del manto definito, in gergo tecnico, “ammalorato”. È emblematico il caso di via Francesco Caracciolo, a due passi dall’Oftalmico e poche centinaia di metri dalle mura vaticane: chi va su due ruote è costretto a schivare un tappeto di buche. Idem su via Germanico, all’incrocio con via Catone. I sampietrini divelti in via Gioacchino Belli rendono pericolosa persino una semplice camminata per il quartiere. Mentre la sera buona parte di Prati – viale Mazzini, per esempio – è al buio. Altrove, come in via Monte Zebio, le luci sono accese, ma la mancata potatura degli alberi riduce la visibilità, costringendo gli abitanti ad aggirarsi per la strada con gli smartphone impiegati come torce.

Con il Bus District può ripartire la cultura
Certo, ci sono i musei Vaticani a portata di piede, ma in Prati è sempre mancato un polo culturale. Un hub che potesse rianimare la passione per l’arte e la musica ora c’è e si chiama Prati Bus District. Il Comune di Roma ha assegnato, per un periodo di otto mesi raddoppiabile, la gestione dell’ex deposito Atac di piazza Bainsizza alla società Ninetynine. «Vogliamo contrastare il degrado e valorizzare economicamente questi edifici prima di venderli», ha spiegato la sindaca Virginia Raggi. L’area, di circa cinquemila metri quadrati, sarà utilizzata anche per ospitare mercati, proiezioni e perfino competizioni di droni. Per l’apertura accoglierà alcune mostre della Gnam, la Galleria nazionale d’arte moderna, ma in tutto questo c’è una pecca: le associazioni dei cittadini, quelle che per anni avevano lottato per salvare questi spazi, sono state tagliate fuori.

Senzatetto, la sfida della solidarietà
C’è un dato preoccupante, certificato dalle diverse associazioni impegnate sul territorio per aiutare i senzatetto: sempre più persone sono costrette a vivere in strada e di queste diverse sono di nazionalità italiana. «Molte famiglie del quartiere ci chiedono aiuto prendendo i nostri pacchi alimentari», spiegano dalla parrocchia di Santa Maria del Rosario, parlando di chi ha una casa ma non le risorse per poter mangiare. La sfida per il quartiere è però un’altra, come sottolineato da Francesco De Palma, volontario della comunità di Sant’Egidio: «Servono più posti di accoglienza notturna. Non bastano i nostri aiuti agli invisibili, dobbiamo fare tutti di più, tornare a sentirci una comunità».

Scuola, garantire salute e sicurezza degli studenti
Una priorità assoluta: garantire la sicurezza degli studenti nelle scuole del quartiere. All’esterno, allargando i marciapiedi e creando isole ambientali per allontanare le auto, ma soprattutto dentro gli istituti scolastici. Prati ha istituti vecchi e alcuni hanno ancora, seppur debitamente isolati, materiali tossici come l’amianto. L’assessore municipale alla Scuola, Giovanni Figà Talamanca, ha voluto rassicurare i genitori sull’assenza di pericoli: «Le fibre sono in profondità e non possono essere disperse nell’aria. Partiremo dalla scuola “Giambattista Vico” di piazzale degli Eroi, dove inizieremo le operazioni già a fine anno, poi ci dedicheremo anche agli altri edifici nel corso del 2019».

Sostieni RomaH24 Sostieni RomaH24
grazie