Cola di Rienzo | Articoli

Perché Cola di Rienzo è la regina delle strade del quartiere

di Alessio Ramaccioni

Via Cola di Rienzo? La regina delle strade di Prati!». Per Ludovico, anziano residente, non ci sono dubbi: la strada più importante è lei. I motivi sono tanti: «È una strada storica, è luminosa e soprattutto è piena di vita», aggiunge con passione. «Ho vissuto sempre qui, conosco bene la storia e le storie di questa zona, per cui fidatevi: via Cola di Rienzo è la più bella».

In effetti la lunga arteria che unisce piazza Risorgimento a piazza della Libertà e poi a ponte Regina Margherita è un luogo simbolo del rione. Oltre ad unire – letteralmente – il Vaticano con il centro di Roma (piazza del Popolo, una volta oltrepassato il Tevere, è a un passo), è una delle più importanti strade del commercio che abbiamo a Roma.

«A parte le connotazioni urbanistiche, la caratteristica più importante è questa» afferma Vittorio, dipendente di un negozio di abbigliamento che affaccia sulla strada. «I suoi tanti negozi, molti dei quali di alta qualità. A Roma le strade del commercio non sono poi tante» prosegue. «Ma per qualità dei prodotti e numero di negozi Cola di Rienzo è tra le prime, e resiste nonostante la nascita di tanti centri commerciali».

I motivi per amare questa strada non finiscono qui: «È sempre piena di gente. Molti stranieri, e si respira un’aria da capitale europea», spiega Katrin, tedesca poco più che trentenne che vive in Italia da oltre otto anni. «A parte i luoghi d’arte, non è così facile a Roma trovare un luogo cosi pieno di stranieri. Americani, francesi, russi, cinesi, giapponesi… La gente da tutto il mondo si incontra a via Cola di Rienzo, è bellissimo se ci pensate!». Ma una delle caratteristiche più importanti ce la ricorda sempre Ludovico: «Anche questo è un luogo storico! A partire dal nome, Cola di Rienzo, che è stato l’ultimo dei tribuni del popolo, un personaggio importante del 1300».

Carta d’identità
Costruita dopo il Piano Regolatore del 1873, collega idealmente piazza del Popolo al Vaticano.

Fino agli anni ‘20 del novecento conta poche case, poi arrivano palazzi anche di lusso, caseggiati e sopratutto negozi.

Fiore all’occhiello fu per tanti anni il Caffè Latour, aperto nel 1924, rinomato per l’alta pasticceria e per gli arredi molto curati, rimase aperto fino agli anni ‘70.

Ospita uno dei mercati rionali coperti storici, il mercato di piazza dell’Unità.

Costruito nel 1928 in stile neoclassico, il mercato ospita sul tetto una pista di pattinaggio.

Il tabaccaio

“È dal 1922 che siamo qui, la tabaccheria la aprì mio nonno». Enrico Della Longa è l’attuale proprietario della storica tabaccheria al civico 164. «Tanto per cominciare, non parliamo di quartiere, ma di rione», prosegue Enrico, che ci racconta la storia del negozio di famiglia: «Mio nonno Adolfo era capotecnico elettricista, lavorava a Tivoli: la prima corrente elettrica a Roma la portarono lui e i suoi colleghi. Fu ferito durante la prima guerra mondiale e come invalido, gli fu assegnata la tabaccheria, nel 1922».

La storia prosegue con la generazione successiva: «Mio nonno e mia nonna ebbero sei figli, tre maschi e tre femmine. Durante la seconda guerra, gli uomini erano al fronte e le ragazze portavano avanti la tabaccheria». Anche in questo caso, tantissimi gli aneddoti: «Il ricordo più bello che ho è il senso di comunità che chi viveva lungo la strada aveva: tutti figli di negozianti, uscivamo insieme, organizzavamo partire di pallone». E oggi? «Alcune cose sono cambiate, come in tutto il quartiere. Altre sono rimaste uguali: via Cola di Rienzo è nata per essere il “corso di Prati”, la via del passeggio e dei bei negozi. Magari sono diverse le persone che la attraversano – sempre più stranieri e professionisti, meno residenti – ma la bellezza della strada è sempre la stessa».

Enrico Della Longa
La sua tabaccheria è uno dei negozi più antichi della via. È uno dei punti di riferimento della strada, frequentato da molti residenti.

L’edicolante
“Chi viene a comprare il giornale si ferma sempre a chiacchierare”

Giorgia ha 20 anni, studia all’università e per mantenersi lavora. Il suo “ufficio” è uno dei punti di osservazione migliori per raccontare via Cola di Rienzo: l’edicola all’angolo con piazza dell’Unità, qualche metro prima del mercato. «Tra l’altro è l’unica rimasta sulla strada» ci spiega. «C’è n’è una all’inizio, a piazza Risorgimento, e una alla fine. E poi c’è questa, dove lavoro io». Nonostante sia relativamente poco tempo che frequenta la strada, Giorgia ha visto tanto: «Sto sempre qui, e devo dire che mi piace. Passano tantissime persone, molte si fermano a parlare. Questa è la caratteristica più bella di questa via, secondo me».

Tanti turisti, ma anche residenti: «Soprattutto anziani», racconta la giovane edicolante. «Vengono di solito la mattina a comprare il giornale e restano a chiacchierare qualche minuto. Le persone che lavorano – professionisti, o altri negozianti – invece non hanno orari definiti. E poi ci sono i turisti: americani, russi ma soprattutto cinesi e giapponesi, comunque orientali. Ne passano tanti al giorno, magari si fermano a chiedere informazioni. Sono affascinati dai negozi ma ancora di più dalla bellezza che hanno intorno: il Vaticano di fronte, il lungotevere e il centro alle spalle, e questa strada piena di vita che li unisce».

GIORGIA
Lavora da pochi mesi nell’edicola all’angolo con piazza dell’Unità. In breve è diventata l’edicolante di tutti, soprattutto dei residenti.

La portinaia
“Ma i marciapiedi rotti sono un pericolo continuo”

“Via Cola di Rienzo è una bella strada, ampia, luminosa. Ma andrebbe tenuta meglio». Marzia lavora come portinaia di un bel palazzo a metà della strada: «Lavoro qui dal 2005, io sono di Milano. Ho imparato a conoscere bene pregi e difetti di questa via e ci sono affezionata. Ma non ci vivrei». Il primo problema che Marzia ci segnala è la poca manutenzione dei marciapiedi: «In questi ultimi anni ho soccorso tantissime persone che sono cadute e inciampate qui di fronte. Ci sono buche e avvallamenti: questa è una zona dove vivono molti anziani, e per loro è pericoloso».

La seconda criticità è il traffico: «Troppo caos, specie in alcuni periodi dell’anno. Ma è normale, questa è una strada di shopping e commercio. Però l’assenza cronica di parcheggi è un elemento che alla lunga – e io vengo qui tutti i giorni da quindici anni – crea parecchie difficoltà». Naturalmente ci sono anche elementi positivi, nel racconto di Marzia: «Siamo al centro di Roma, siamo immersi nella bellezza, nella storia. Quando si percorre l’ultimo tratto della via e si entra in piazza Risorgimento, si spalanca alla vista uno spettacolo meraviglioso: la cupola di San Pietro, le mura Vaticane, la luce di quello spazio così ampio… È ancora emozionante per me a volte, figuriamoci per un turista straniero».

MARZIA
Marzia è da 15 anni la portinaia del palazzo al civico 265. È affezionata alla strada, ma non ci vivrebbe: «Troppo caos, anche se è un posto meraviglioso».

Il barista
“La vicinanza con il fiume la rende un luogo magico”

“Quello che mi piace di questa strada? Sopratutto l’atmosfera, a metà tra luogo di attività lavorativa e luogo storico, meta turistica. Anche se da questa parte di via Cola di Rienzo di turisti ne vedo pochi». Matteo è il giovane barman di “Don Mario’s”, bar e tabacchi all’inizio della via, numero civico 14. «La parte più turistica è quell’altra» ci spiega Matteo. «Verso piazza Risorgimento, dove ci sono la basilica di San Pietro e i musei Vaticani. E comunque gli incroci dopo piazza Cola di Rienzo. Lì ci sono i negozi, e ci si avvicina a San Pietro. Qui, invece, è più frequentato da professionisti».

Avvocati, medici del vicino centro medico Usi, ma anche qualche residente: «Non tantissimi però, sono più le persone che lavorano a frequentare il bar. Che poi è anche uno dei motivi per cui lavoro volentieri qui, il viavai di persone, l’opportunità di parlare con gente diversa». E cosa non le piace? «Qui è tremendo il traffico, da metà mattina in poi. Su ponte Regina Margherita è sempre un ingorgo». Ma lei ci vivrebbe? «Forse no, anche se questa parte della strada ha un vantaggio: la vicinanza del Tevere. Vivere a due passi dal fiume e da piazza del Popolo, praticamente al centro di Roma, è qualcosa che davvero sembra magico».

 

MATTEO
Il bar tabacchi “Don Mario’s” è attivo da due anni circa. Matteo è il giovane barman, che studia e lavora. Frequenta via Cola di Rienzo da un anno e mezzo.

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