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Mancano le indicazioni per raggiungere le meraviglie di Prati

di Alessio Ramaccioni

La basilica di San Pietro e i musei Vaticani. Ma non solo. Prati ospita autentici gioielli architettonici e culturali. Che sono difficilissimi da raggiungere, però: mancano le indicazioni. Non ci sono i cartelli. Per i turisti. E per i romani, che vorrebbero apprezzare le meraviglie di Prati. “È un problema con cui ci confrontiamo quotidianamente”, spiega Claudio Castellani, che gestisce tre bed & breakfast tra piazza Risorgimento e via Giulio Cesare. La richiesta di informazioni da parte dei turisti è una costante: “Non solo gli stranieri, ma anche gli italiani sono in difficoltà. Per strada mancano le indicazioni per raggiungere in modo chiaro e comprensibile i principali luoghi di interesse del quartiere. E anche per arrivare ai siti monumentali del centro storico bisogna arrangiarsi”. La tecnologia aiuta: ogni smartphone, ormai, ha il navigatore integrato. Ma quello che serve spesso è altro: “è una questione anche psicologica. Il turista, soprattutto straniero – e penso a chi parla lingue “complicate”, come russi e cinesi – ha bisogno di non sentirsi smarriti”, aggiunge Claudio. “Se non ci fossi io – prosegue – credo che molti miei ospiti non si sarebbero goduti appieno il loro soggiorno a Roma”.

Per il territorio è un’occasione persa. Un territorio che non è solo San Pietro. La fontana di piazza Mazzini, la chiesa del Sacro Cuore del Suffragio e il Tempio Valdese a piazza Cavour, il Palazzaccio, i villini storici Cagiati in via dei Gracchi e Macchi di Cèllere in viale Giulio Cesare sono solo alcuni esempi di bellezze spesso ignorate per mancanza di visibilità sul territorio: “Un vero peccato –  commenta Francesca Fragale, che in Prati vive da anni, ci lavora e che soprattutto cerca di rivalutare come presidentessa dell’associazione Futuro Sostenibile – La bellezza di Prati è invisibile. Chi viene per il Vaticano potrebbe essere invogliato a visitare altri punti del quartiere. Ma non ci sono cartelli”.

In Campidoglio il problema è noto. Nelle principali strade di Prati ci sono infatti dei totem informativi installati nell’ambito del progetto “Walking in Rome”, una nuova iniziativa di wayfinding urbano della Capitale. Lo scopo è proprio quello di aiutare cittadini e turisti a orientarsi in città.

Sette sono già stati installati e si trovano nei punti più frequentati: da piazza Mazzini a via Cicerone, passando per piazza Capponi e viale degli Ammiragli, fino a via Gregorio VII. Altri due sono stati collocati in prossimità delle stazioni metropolitane Ottaviano e Lepanto, rispettivamente in viale Giulio Cesare e via Ezio. Manca all’appello solo quello di piazza Pia, a due passi da San Pietro. Il progetto, nato dalla collaborazione fra Roma servizi per la mobilità, Zétema, Sovrintendenza capitolina, Dipartimento mobilità e trasporti e Dipartimento turismo di Roma Capitale, rientra nell’ambito degli interventi previsti per la mobilità sostenibile.

L’ arrivo dei totem ha migliorato la situazione, come conferma a RomaH24 una coppia di turisti americani, Mark e Alexandra: “Sono utili e comprensibili. In effetti – dicono – abbiamo notato che in giro mancano un po’ di indicazioni. Quando abbiamo visto il totem, abbiamo tirato un sospiro di sollievo”.

Il sistema migliore per orientarsi in Prati resta il più antico e semplice. Quale? Chiedere informazioni ai passanti.

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