25 Ottobre 2019 - 14:07 . Prati . Cultura
Via Pompeo Magno, quando a San Gioacchino trovarono salvezza gli ebrei
Percorrendo la navata centrale della chiesa di San Gioacchino ai Prati, alzando gli occhi si nota la bella volta a botte. Un’architettura classica dei nostri edifici di culto che però è scrigno di una delle storie più commoventi del quartiere, quella della cosiddetta “Sezione aerea Gioacchino”.
Salendo al quarto piano, si raggiunge la base della cupola in cui si alza una scala a chiocciola che permette di arrivare a uno stanzone, collocato tra la volta a botte e il tetto. In questo antro salvifico, tra il 25 ottobre 1943 e il giugno del 1944, trovano rifugio ebrei, ricercati politici, militari senza più esercito. È uno spazio misero in cui possono restare fino a quindici persone contemporaneamente, su una delle pareti qualcuno ha inciso: “3 novembre: murati”.
Come ricorda una targa affissa alle mura esterne, sono passati esattamente 76 anni.