20 Novembre 2020 - 8:40 . Della Vittoria . Cronaca
Via Oslavia è ostaggio della burocrazia. Strada spezzata, fermate soppresse, ecco perché

Via Oslavia, e i suoi residenti, sono prigionieri della burocrazia. Sembrano sbarre le recinzioni che, da due settimane (era il 5 novembre) perimetrano le griglie di aerazione del parcheggio interrato. La decisione è stata presa in seguito a una verifica dei Vigili del fuoco che hanno documentato un cedimento dell’asfalto proprio dove sono poggiate le griglie.

Da allora, il tratto che va dall’intersezione con via Col di Lana fino all’incrocio con via Montello, in direzione di piazza Bainsizza, è interdetto al traffico, compreso quello degli autobus.

Per tre linee Atac, la 280, la 301 e la 628 sono state temporaneamente soppresse le fermate in zona, in tutto sei, fermate prossime a scuole e uffici.
A Comune, Municipio e società proprietaria dei parcheggi tocca trovare la quadra per districare la matassa burocratica che perdura da due settimane.

Le griglie d’aerazione sono ben solide ma poggiano su un asfalto rovinato, la strada è di competenza municipale ma il Piano urbano parcheggi (Pup) è del Campidoglio. Questione di centimetri: sul filo delle competenze, però, i residenti stanno ormai perdendo la pazienza.

Sulla questione è intervenuta Lavinia Mennuni, consigliera di Fratelli d’Italia: “Ho presentato un’interrogazione urgente al sindaco per sbloccare la situazione e favorire la rapida riapertura di via Oslavia”.