Diciotto barconi, con i loro carichi inquinanti, giacciono sul fondo del Tevere, di questi diciotto, alcuni sono affondati nei tratti del centro storico, in prossimità dei ponti. È la denuncia dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale riunitasi in Campidoglio.

“Le diverse inondazioni che hanno interessato il fiume – commenta il segretario dell’ente, Erasmo D’Angelis – hanno causato nell’arco dei decenni diversi affondamenti di barconi che non sono mai stati recuperati e nella maggior parte dei casi rappresentano un fattore di rischio. Natanti di tutti i tipi, dai più piccoli dedicati ad attività di canottaggio alle chiatte di diversi metri che ospitavano ristoranti e locali di intrattenimento”

Guardia costiera, Capitaneria di porto, Comune e Regione hanno rimosso negli ultimi mesi quattro relitti, ne restano ancora diciotto.

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