12 Novembre 2021 - 7:30 . Prati . Cronaca
“Stop alle occupazioni di suolo pubblico”, è on-line la petizione contro le pedane
Spuntano ovunque, in qualsiasi angolo del quartiere. Amate e odiate per la loro duplice natura, salvifica e privatrice. Le pedane, da quando sono comparse legittimamente (la legge consente ai ristoratori di aumentare l’occupazione di suolo pubblico, marciapiedi e parcheggi compresi) hanno diviso gli umori del quartiere: c’è chi le accetta perché, in era Covid, permette agli avventori di mantenere le distanze di sicurezza e quindi ai ristoratori di non chiudere la porta a nessuno. Dall’altro lato ci sono invece gli automobilisti che si disperano per la lunga ricerca di un parcheggio.
Ora è stata lanciata una petizione sul portale change.org (qui il link) dal titolo “Stop alle Occupazioni di Suolo Pubblico” che è stata ripresa anche dal comitato Mazzini che, proprio a Prati, denuncia da tempo il proliferare delle pedane. “La continua sottrazione di spazio pubblico a favore della attività economiche prevista dalla normativa Covid – scrivono i proponenti – non è più sostenibile per i cittadini. Interi marciapiedi stracolmi di tavoli e sedie che impediscono il libero passaggio e la libera fruizione. Così anche la collocazione di tavolini e sedie spesso anche sulle sedi stradali stanno mettendo in serio pericolo la cittadinanza, in quanto, ormai per le strade dei centri storici non passano più neppure i mezzi di soccorso”.
Secondo i firmatari, le pedane avrebbero anche un “controeffetto”: “Inoltre non è affatto vero che concedere spazio pubblico all’esterno dei locali determina un minore affollamento, anzi, è l’esatto contrario! Questo appello è nato affinché non si proroghino le agevolazioni per le occupazioni di suolo pubblico”.