“Non mi interessa la polemica sulla partecipazione, 45mila presenze sono numeri importanti. Un nuovo spoglio e un riconteggio non hanno senso ma chiediamo solo di tenere in conto le considerazioni segnalate dai rappresentanti. Ci sono state segnalazioni con presunte irregolarità“.

A parlare è il presidente del III Municipio e candidato alle primarie del centrosinistra, Giovanni Caudo, nel corso di una conferenza stampa convocata per fare il punto sulla consultazione avvenuta domenica 20 giugno. A trionfare con oltre il 60 per cento delle preferenze è stato l’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Caudo si è posizionato al secondo posto con il 15 per cento.

“Non si vince mettendo in fila gli stranieri per farli votare con il santino in mano senza sapere nemmeno chi devono votare – ha aggiunto Caudo –. Non lo abbiamo segnalato solo noi. Quella non è una bella politica. Noi avevamo chiesto a gran voce le primarie. È andata bene ma ci sono state situazioni che abbiamo segnalato. Bisognava dirlo in maniera pubblica a tutela delle primarie stesse”.

Il giorno dopo le primarie a esprimersi è anche l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, che sosteneva Caudo, suo assessore all’Urbanistica. “I numeri dei partecipanti non sono chiari. Secondo alcuni riscontri siamo sotto i 37.000 c’è chi dice 45.000, e parla di successo – scrive l’ex primo cittadino su Facebook –. In realtà, siamo ben lontani dai 110.000 romani che votarono alle #Primarie nel 2013 ed è un peccato perché è evidente che limitando il dibattito e usando espressioni come ‘candidato unico’ si è anche limitata la motivazione ad esprimersi dei cittadini”.