5 Ottobre 2020 - 16:37 . Prati . Cronaca
Prati, così vengono vanificate le regole delle scuole per combattere il Covid

Il focolaio di Coronavirus che si è acceso al liceo Avogadro nel Trieste-Salario (scuola chiusa per una settimana, a partire dal 5 ottobre) pone la questione sicurezza delle scuole al centro delle preoccupazioni di genitori, docenti e alunni stessi.

Entrate e uscite scaglionate, banchi monoposto (dove ci sono), mascherine, turnazioni tra didattica in presenza e didattica a distanza: ferree regole stilate dai dirigenti scolastici per evitare contagi cadono però nel nulla al suono dell’ultima campanella dove fuori dagli istituti si formano capannelli di ragazzi. I comportamenti a rischio sono ben visibili anche fuori dalle nostre scuole.

Alle 13 suona la campanella allo storico liceo Mamiani di viale delle Milizie 30. Appena un metro oltre alla soglia d’ingresso qualche mascherina viene tolta, nonostante l’ordinanza della Regione che impone di indossarla anche all’aperto, gli studenti creano gruppetti e la distanza sociale si azzera.

Scene assai simili si ripetono pochi minuti dopo, all’uscita del liceo Talete di via Gabriele Camozzi. I comportamenti di alcuni studenti, purtroppo, rischiano di vanificare gli sforzi compiuti dai loro compagni più diligenti che osservano le regole, ma soprattutto dai dirigenti scolastici, che hanno lavorato per mesi per permettere la riapertura delle scuole in sicurezza.

Sulle bacheche, fisiche e virtuali degli istituti, poi, sono tantissimi gli avvisi che ricordano agli studenti di rispettare le norme di sicurezza. Ma non tutti sembrano averli recepiti.