14 Dicembre 2019 - 19:30 . Prati . Cronaca
Prati, chi sono i nostri edicolanti dove poter richiedere certificati anagrafici
“Nella mia edicola il servizio è attivo da venerdì scorso, ho già prodotto un paio di certificati”. Roberto Gregori, 56 anni, è il titolare della storica edicola che sorge tra viale Giulio Cesare e via Marcantonio Colonna. Un chiosco nato nel 1910 che Gregori ha ereditato in gioventù e che adesso è entrato a far parte del circuito “Certificati in edicola”, un nuovo servizio promosso dal Campidoglio che deroga quarantatré edicole (tre interessano il nostro territorio) della Capitale a produrre attestati di nascita, residenza, matrimonio, stato civile e tanti altri documenti.
“Quando ho preso in gestione il chiosco – continua Gregori – non avrei mai immaginato di diventare una succursale dell’ufficio anagrafe. Da allora il nostro lavoro è cambiato, prima vendevamo tanti quotidiani, adesso non più e siamo costretti a evolverci per non soccombere”.
Sandro Vesperini, 35 anni, è il titolare di un altro storico punto, quello ubicato tra via Sabotino e via de Calboli. Il suo bisnonno, come risarcimento per una grave ferita di guerra, ha aperto nel 1926. “Noi ancora non siamo stati abilitati anche se non dovrebbe mancare molto – commenta Vesperini – attendiamo una comunicazione dal Comune per poter partire col servizio. L’idea dei certificati in edicola è partita dal nostro sindacato, un modo per portare più gente da noi e, al contempo, sgravare gli uffici pubblici. Per funzionare c’è bisogno di un computer collegato alla rete, una stampante e, ovviamente, dei codici e dei permessi che stiamo aspettando”.
Il signor Angelo, 63 anni, è prossimo alla pensione. Insieme ai colleghi ha in gestione l’edicola di via San Pio X, davanti al civico 11. “In tutto il I Municipio siamo soltanto cinque edicole che forniamo questo servizio, penso perché per molti non vale la pena. Il rapporto costi/benefici potrebbe non essere positivo, così come per molti altri prodotti che vendiamo. Ad esempio, per ogni biglietto Atac venduto prendiamo il 3%, se per caso capita di rovinare un titolo di viaggio, magari strappandolo mentre lo stacchiamo, è come se perdessimo il ricavato di cento biglietti. Per molte cose, offriamo più che altro un servizio di cortesia”.
Per richiedere un certificato nelle edicole aderenti al servizio, è sufficiente presentare un documento di riconoscimento e il codice fiscale, compilare il modulo di richiesta e ottenere così copia del proprio certificato.
Il costo è di 1,50 euro da corrispondere direttamente all’edicolante, oltre al pagamento dell’imposta di bollo ove dovuta.