Dopo quasi due mesi di chiusura forzata, il parco di Castel Sant’Angelo è in uno stato “vergognoso”. Così l’ha definito in un post su Facebook di lunedì 4 maggio l’Associazione parco di Castel Sant’Angelo. Una delle meraviglie di Prati è racchiusa in una cornice di abbandono, non è infatti stata effettuata alcuna manutenzione durante il lockdown.

La vegetazione incolta ha appestato i sentieri, invaso le scalinate, nascosto le panchine, in alcune aree del fossato è cresciuto un autentico oceano verde di arbusti. Anche l’area giochi (ancora interdetta) necessita di una ripulita.

Dall’assessorato all’ambiente di Roma Capitale fanno sapere che sono previsti interventi entro venerdì 15 maggio. Perché alcuni parchi di Roma Nord, come ad esempio Villa Ada, si sono presentati in buono stato all’inizio della fase 2 mentre il parco di Castel Sant’Angelo no? Il Servizio giardini, spiegano dall’assessorato all’ambiente, è stato organizzato in più turni e a personale ridotto, questo per garantire le distanze interpersonali. Ciò ha comportato il dilatamento dei tempi.