Momenti di tensione oggi al centro di Roma, nel giorno della mobilitazione nazionale del movimento “Io Apro”, organizzata da ristoratori e altri liberi professionisti e commercianti che protestano contro le chiusure imposte dal governo per contenere la diffusione del nuovo Coronavirus.

Circa 400 manifestanti – fa sapere la Questura – appartenenti a varie categorie lavorative, malgrado il divieto, si sono presentati nel centro storico manifestando la volontà di raggiungere i palazzi istituzionali.

Le forze dell’ordine presenti li hanno subito intercettati, convogliandoli presso piazza San Silvestro al fine di controllarli. Le persone presenti, intuendo l’impossibilità di raggiungere i palazzi istituzionali, dopo aver tentato di sfondare il cordone di protezione anche mediante il lancio di bombe carta, sono stati respinti con cariche di alleggerimento.

I manifestanti hanno quindi incominciato a defluire nelle vie limitrofe per poi ritrovarsi in circa 200 in via dei Prefetti, nelle immediate adiacenze di Piazza del Parlamento dove ulteriori contingenti di forza pubblica hanno impedito il raggiungimento del Palazzo. Nel contempo, un centinaio di manifestanti si sono riuniti nei pressi di piazzale Flaminio al fine di effettuare un blocco stradale che ha impedito agli utenti della strada il normale transito. Ulteriori cariche di alleggerimento sono state effettuate dalle forze di polizia per ripristinare la regolarità de traffico.

Durante il servizio sono state identificate circa 120 persone, di cui 20 presso la Stazione Ferroviaria di Roma Termini, la cui posizione è al vaglio per quanto attiene la manifestazione non autorizzata e la violazione delle misure anticovid. Di queste, una parte, circa 6 persone, è stata trasportata nei locali della Questura e la loro posizione è attualmente al vaglio degli operatori di polizia.

Inoltre, presso il casello autostradale Roma Nord invece, sono stati intercettati e fermati dalla Polizia di Stato due pullman provenienti da Bologna i cui occupanti, in possesso di autocertificazione, hanno dichiarato di dover partecipare alla manifestazione non autorizzata a Piazza Montecitorio. Dopo l’identificazione, sono stati allontanati e fatti rientrare nella regione di provenienza.