29 Aprile 2020 - 8:40 . Prati . Cronaca

Mascherine a 50 centesimi, i farmacisti di Prati: “Così ci fanno passare per speculatori”

A destra, Pierluciano Pucci con una confezione di mascherine
A destra, Pierluciano Pucci con una confezione di mascherine

Farmacisti del quartiere (e non solo) in polemica contro l’ordinanza firmata da Domenico Arcuri che impone un prezzo massimo per le mascherine chirurgiche di 50 centesimi più iva. La decisione del commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, in concerto con l’esecutivo, è stata presa per consentirne la massima distribuzione durante l’imminente “fase 2” che comincerà il 4 maggio.

Il documento ha spiazzato persino chi, come il dottor Pierluciano Pucci della farmacia Scipioni (civico 59 dell’omonima via), aveva già deciso motu proprio di vendere le chirurgiche a prezzo di costo per i commercianti di zona. “Mi sembrava giusto che durante questa emergenza – spiega Pucci – ognuno offrisse un aiuto al prossimo, in base alle proprie competenze e disponibilità”. Senza guadagnarci un centesimo, il dottor Pucci nelle ultime due settimane ha messo in vendita le mascherine chirurgiche a tre veli a € 47,50 per una confezione da 50 pezzi, quindi a € 0,95 ciascuna, 45 centesimi in più del prezzo appena fissato dal governo. A conti fatti, se non dovessero esserci chiarimenti da palazzo Chigi, non solo la farmacia non ci ricaverebbe come aveva già deciso per solidarietà, ma ci andrebbe addirittura sotto. “A questo punto le fornisca lo Stato – chiosa Pucci – o almeno ci fornisca i dati per fatturare la differenza”.

Farmacia Marchetti

“Quando esauriremo le scorte delle chirurgiche non le riacquisteremo, il nuovo decreto legge ci ha costretto a questo”. Così il dottor Umberto Paolucci della farmacia Marchetti (via Simone de Saint bon 91) commenta la decisione di calmierare il prezzo delle mascherine chirurgiche. “Io la faccia per questo esecutivo non la metto più – continua Paolucci – queste settimane le abbiamo vissute in prima linea, non abbiamo mai speculato sulle mascherine come hanno fatto invece alcuni supermercati o ferramenta. Le mascherine ora costano 50 centesimi? Bene, noi ci adeguiamo, ma appena finiremo le scorte, tratteremo solo le Ffp2, le K95 e le lavabili”.

I farmacisti recriminano non solo per l’abbassamento dei prezzi delle chirurgiche, ma anche per la poca chiarezza delle informazioni: “Prima di annunciare il nuovo decreto legge mi aspettavo una consultazione con l’Ordine dei farmacisti che ovviamente non è avvenuta – conclude Paolucci – Da questo dispositivo, noi farmacisti ne usciamo come speculatori. È assurdo”.

Rabbia. Confusione. Ma anche comprensione del momento. Il dottor Mario Parattoni della farmacia Alicicco di via Tibullo 4 è una voce fuori dal coro: “Sono d’accordissimo con la decisione del governo. Io le mascherine le distribuirei gratis – spiega – So benissimo che noi farmacisti dovremo affrontare delle problematiche economiche ma in questo momento dobbiamo restare tutti uniti e dare il nostro contributo. Abbiamo studiato molto per fare questo mestiere e lo sappiamo. Al primo posto c’è la salute del cittadino, sempre”.