“Stiamo ragionando, in accordo con la Regione Lazio, a un possibile blocco di nuove strutture extra – alberghiere (b&b e affittacamere, ndr) nel centro storico di Roma. Se siamo contrari a queste strutture? No, ma ora sono troppe. Circa 22mila”.

L’assessore capitolino con delega al Turismo, Alessandro Onorato, annuncia una possibile stretta e una nuova regolamentazione sulle strutture ricettive nella Capitale.

Onorato, inoltre, batte cassa col noto portale online Airbnb che fa da tramite tra le persone che cercano un alloggio per brevi periodi vacanzieri e chi li mette a disposizione.

“Abbiamo controllato la convenzione con Airbnb — spiega l’assessore — e fatto un esposto alla Corte dei conti per possibile danno erariale legato al precedente accordo tra l’amministrazione Raggi e Airbnb. Un accordo giusto, peccato però che Airbnb prendeva la tassa di soggiorno ma poi non diceva quanti erano stati i turisti e in quali in strutture avevano dormito, corrispondendo una tassa di soggiorno di 3,5 euro arbitrariamente al netto della tipologia di struttura. Abbiano incontrato i manager di Airbnb e detto loro che se non avessero rispettato la convenzione sarebbe stata interrotta”.

Il sito di annunci, conclude Onorato “lo scorso 6 marzo ci ha comunicato ufficialmente che i calcoli erano sbagliati e che ci avrebbe mandato un po’ di soldi in più, circa 70mila euro”.