8 Febbraio 2020 - 12:50 . Fuori Quartiere . Cultura
L’analisi: i delitti di Peronaci nella Roma che confonde fiction e realtà

Un libro su 13 casi irrisolti può essere scambiato per un’opera di fiction? A Roma sembra che sia possibile, visto che alle presentazioni del volume scritto da Fabrizio Peronaci per la collana “Fattacci” di Typimedia, c’è anche qualcuno che si chiede se sia reale o piuttosto un lavoro di fantasia. Quello di scambiare il piano reale con quello virtuale è un fenomeno tipico dei giorni nostri, e a Roma sembra più evidente che altrove. Perché accade questo? Nell’intervento di Luigi Carletti, direttore di RomaH24 e di Typimedia, un’analisi di questo fenomeno.
LEGGI l’analisi di Luigi Carletti