16 Novembre 2020 - 14:45 . Prati . Cronaca

La ciclabile Gregorio VII è un percorso a ostacoli. Ecco il video della prova su strada

La bike lane Gregorio VII
La bike lane Gregorio VII

Più che una pista ciclabile, è un percorso a ostacoli. Passanti “invasori”, auto di traverso, improvvise interruzioni, buche, fronde degli alberi ad altezza testa: per percorrere l’itinerario da via Gregorio VII a piazza Pio XI bisogna avere quattro occhi ben aperti. RomaH24 ne ha utilizzato un quinto, quello elettronico di una microcamera, e ha pedalato sulla bike lane nei due versi.

ANDATA (via Ormisda – piazza Pio XI)

0′.26″: un’auto spunta improvvisamente da una strada laterale;

0′.36″: in corrispondenza di un tombino c’è una profonda depressione dell’asfalto;

Una profonda buca in mezzo alla pista

0.49″: le fronde di un albero sono ad altezza della testa;

Rami ad altezza occhi

1’05”: un passante cammina all’interno della bike lane;

1′.15″: il percorso si interrompe dove c’è un benzinaio. I ciclisti sono costretti a mettersi in strada nelle vicinanze di un semaforo;

Una delle tante interruzioni della bike lane

2′.11″: un furgone parcheggia col muso a ridosso della pista;

2′.30″: la ciclabile si interrompe all’altezza del semaforo di piazza Pio XI, al verde le auto tagliano la strada ai ciclisti.

RITORNO (da piazza Pio XI a via del Crocifisso)

2′.50″ – 3′.29″: diversi passanti attraversano la pista;

4′.00″: il muso di un’auto in manovra di parcheggio spunta improvvisamente all’interno della bike lane;

Il muso di un’auto sconfina improvvisamente dentro alla bike lane

5′.20″ – 5′.56″: runner corrono dentro alla ciclabile.

La pista Gregorio VII rientra nel piano del Comune per dotare la Capitale di 150 chilometri di ciclabili transitorie al fine di incentivare l’uso di veicoli green nella fase post lockdown. È lunga 5 chilometri e arriva fino in piazza Carpegna.

Su Facebook è nata una pagina dedicata intitolata “NO alla pista ciclabile in via Gregorio VII”. 

Nel post introduttivo, gli amministratori denunciano: “Una pista che, come tutti i cittadini del quartiere possono constatare, sta creando soltanto disagi, scontento e difficoltà ai residenti.

Un sampietrino

– È una pista fatta male: realizzata sulla carreggiata (e non sul marciapiede) con continue interruzioni.

È pericolosa: a causa delle interruzioni (benzinai, fermate bus, ecc…) i ciclisti saranno costretti a immettersi più e più volte su via Gregorio VII, con tutti i rischi del caso.

– Toglie centinaia di parcheggi ai i residenti e a chi deve rifornire quotidianamente gli esercizi commerciali della zona. Senza pensare al fatto che, una volta finita l’emergenza Covid, torneranno i torpedoni dei turisti religiosi.

– Non ha alcuna utilità pubblica e non giustifica il costo di realizzazione (quasi 130.000 euro).”.

Dalla prova su strada, l’allarme lanciato dai cittadini appare più che fondato.

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