3 Marzo 2022 - 7:30 . Mazzini . Cronaca

“Intitolare una via a Simonetta Cesaroni”. Proposta del Pd per ricordare la giovane uccisa nel 1990 in via Poma

Il palazzo al civico 2 di via Poma dove è stata uccisa Simonetta Cesaroni
Il palazzo al civico 2 di via Poma dove è stata uccisa Simonetta Cesaroni

Intitolare una via o una piazza a Simonetta Cesaroni, la giovane donna assassinata in via Poma a Roma il 7 agosto del 1990 e per il cui omicidio non sono stati ancora individuati i responsabili.

Simonetta Cesaroni

“L’Aula ha approvato una mozione molto significativa — dichiara il presidente della commissione capitolina Lavori pubblici e consigliere Pd Antonio Stampete — con la quale chiediamo al sindaco Gualtieri e alla giunta di individuare un luogo che ricordi Simonetta Cesaroni. Il delitto di via Poma sconvolse i romani ed è entrato nella nostra memoria come uno dei primi femminicidi ad avere risalto mediatico. Un tema che oggi tocca da vicino le nostre coscienze. L’auspicio è che la memoria di una ragazza di 20 anni, solare e piena di vita, possa trovare ricordo nell’intitolazione di una via o una piazza in uno dei due quartieri in cui visse, a Prati dove lavorava o a Cinecittà dove abitava, ma soprattutto che si possa fare luce sulla verità, anche grazie alla commissione d’inchiesta sul delitto di via Poma di recente richiesta in Parlamento, e rendere finalmente giustizia a Simonetta”.

Simonetta Cesaroni lavorava agli uffici dell’Associazione italiana alberghi della gioventù, era entrata in ufficio intorno alle 16, alle 17.35 risponde a una telefonata, poi il silenzio. Le ricerche iniziano alle 20.30, su iniziativa della sorella Paola e, purtroppo, sono assai brevi. Il cadavere della ventunenne, spoglio di vesti, giace al terzo piano in una pozza di sangue, martoriato da ventinove coltellate.

Da allora, sulla mano assassina e sul movente, restano mille misteri. La vicenda è raccontata nel dettaglio nel volume di Typimedia Editore “La Storia di Prati”.