28 Maggio 2020 - 14:39 . Della Vittoria . Cronaca
Giochi vietati al Parco di Via Plava, la presidente del comitato: “Una vergogna”
Riapre domani, 29 maggio, il parco di via Sabotino ma con modalità che hanno scatenato polemiche destinate a durare ancora molto. I giochi dell’area verde, infatti, saranno interdetti perché non sono sanificati.
“I nostri bambini sono chiusi in casa da quasi tre mesi – denuncia in una lettera indirizzata alla sindaca Raggi, la presidente del comitato Amici di Via Plava, Eleonora Piraino – e nessuno pensa al loro benessere psicofisico. È una vergogna che a oggi si possano sanificare le chiese con l’aiuto dell’Esercito e non si pensi minimamente ai bambini. Sarebbe sufficiente disporre la sanificazione giornaliera di un parco giochi per area. E invece no, perché i bambini, come sempre, sono all’ultimo posto dei pensieri di chi ci governa. È vergognoso! Sì alla movida, sì ai ristoranti, sì alle piscine, sì alle palestre e no ai bambini?!
Vi prego di prendere in considerazione – conclude – la sanificazione dei giochi per restituire ai bambini, privati da un giorno all’altro di scuola, amici, vita sociale e spensieratezza, un minimo di normalità”.
Alla richiesta di Piraino, si accoda la petizione dei quattro assessori alle Politiche ambientali dei Municipi a guida centrosinistra (I, II, III e VIII), Anna Vincenzoni, Rosario Fabiano, Francesco Pieroni e Michele Centorrino: “Gentile sindaca – scrivono – firmiamo questa petizione per tutti i cittadini dei nostri territori che hanno a cuore il benessere fisico e psicologico dei nostri bambini. Non siamo noi a doverle raccontare cosa è stato l’isolamento da Covid per i bambini ma forse le dobbiamo descrivere lo scenario che avremo davanti a noi quando finiranno anche le lezioni scolastiche a distanza. Uno scenario che vede un ulteriore distacco dei bambini dal loro quotidiano e dalle loro amicizie, un quotidiano fatto di piccole cose e di piccoli mondi all’interno dei quali centrale è il ruolo dei giardini di quartiere. Parliamo di piccole realtà dove al centro ci sono le altalene, gli scivoli e le prime amicizie, parliamo di realtà raggiungibili dai genitori e dai nonni facilmente senza doversi spostare in auto per arrivare alle grandi ville storiche cittadine. Ecco, tutto questo a Roma non è ancora possibile essendo queste aree ludiche interdette sulla base di una Sua Ordinanza. Roma e i suoi figli non possono attendere oltre.
Ed è per questo che Le scriviamo e Le chiediamo di predisporre quanto prima un piano di intervento per l’igienizzazione e restituire finalmente le aree gioco ai bambini”.