28 Marzo 2021 - 1:13 . Fuori Quartiere . Viabilità

Galleria Giovanni XXIII, entro il 2021 saranno installati 8 tutor. Ecco che cosa sono

Galleria Giovanni XXIII
Galleria Giovanni XXIII

Entro il 2021 la Galleria Giovanni XXIII avrà i tutor, come in autostrada. A dichiararlo, in una nota stampa, è la presidente della commissione Lavori pubblici di Roma Capitale, Alessandra Agnello.

L’installazione degli 8 tutor, 4 per ciascuna delle due carreggiate, avrà luogo sulla base del decreto emanato il 18 ottobre 2018 dal Prefetto di Roma. Allo stato attuale la commissione aggiudicatrice, costituita nel dicembre 2020, sta valutando le offerte pervenute, a cui seguirà l’aggiudicazione e l’inizio dei lavori che dovrebbero partire a maggio 2021. Saranno effettuati in orari notturni.

Dopo i lavori di manutenzione stradale realizzati nella canna sud e nord, l’installazione del nuovo impianto consentirà di dunque abbassare il rischio di incidenti stradali e potenziare la sicurezza per auto e scooter. L’importo complessivo a disposizione dell’appalto è di un milione di euro.

“Una misura a completa tutela dell’incolumità dei cittadini –  chiosa Agnello – alla luce dell’alto numero di decessi e di feriti gravi che, ogni anno, si registra in questo tratto di viabilità urbana a causa della costante infrazione del limite di 70 km/h”.

DIFFERENZA TRA AUTOVELOX E TUTOR

Arriva dunque un sistema di rilevamento della velocità all’interno di uno dei tratti più trafficati della Capitale. Ma non si tratta dell’autovelox, tra i sistemi più diffusi in Italia. E c’è differenza tra autovelox e tutor.

UN TUTOR INSTALLATO IN AUTOSTRADA

Il Sistema informativo per il controllo delle velocità (SICVE), più comunemente noto come tutor, è il primo sistema che permette di rilevare la velocità media dei veicoli su una tratta di lunghezza variabile. Rispetto a un tradizionale autovelox è più efficace perché non accerta solo la velocità del veicolo in un determinato istante, ma monitora la sua media tra due porte di rilevamento.

COME FUNZIONA IL TUTOR

Il tutor capta il numero di targa dell’auto al passaggio attraverso il primo punto, grazie a una telecamera, salvando data e ora. Sul secondo punto di controllo il dispositivo si focalizza sul passaggio del medesimo veicolo, segnalando nuovamente targa, giorno e ora. I dati poi sono trasmessi a un computer centrale. La multa scatta automaticamente se risulta il superamento dei limiti di velocità.

Il tutor ha fatto la sua comparsa sulla rete autostradale nel 2005 e ha dimostrato nel corso di tempo di essere capace di garantire una maggiore sicurezza. Basti pensare che già dopo il primo anno di funzionamento si è registrato una diminuzione del tasso di incidentalità del 27% e di quasi il 50% del tasso di mortalità.