14 Dicembre 2020 - 16:01 . Clodio . Cronaca
“Fuori distanziati, dentro assembrati”. Protestano i lavoratori del tribunale penale
“Fuori distanziati, dentro assembrati”. Riuniti sotto questo slogan, alcune decine di dipendenti delle cancellerie del tribunale penale di Roma, si sono ritrovate nella mattinata del 14 dicembre in via Golametto, nel piazzale antistante all’ingresso alla cittadella giudiziaria, per denunciare “la non adeguatezza delle misure per ridurre gli assembramenti a rischio di contagio e la mancata riduzione delle udienze per consentire la massima diffusione dello smart working”.
I lavoratori – si legge in un volantino – hanno protestato “contro i provvedimenti organizzativi riguardanti le cancellerie presi senza informazione alcuna e condivisione nei confronti dei rappresentanti dei lavoratori. Contro gli orari delle udienze che terminano nel pomeriggio, molte ore dopo l’orario del cancelliere esponendolo a rischi di contagio, contro i carichi di lavoro e contro la mancanza di personale di oltre quattrocento unità”.
I lavoratori del penale denunciano anche “la mancanza di locali idonei per i lavoratori, specie in questa fase di epidemia e la non adeguatezza dei salari rispetto alle responsabilità e carichi di lavoro, specie se paragonati a quelli dei dipendenti giudiziari europei”.