15 Dicembre 2021 - 17:17 . Della Vittoria . Cronaca

Deposito Bainsizza acquistato dai privati, le reazioni dei consiglieri De Gregorio e Sartini

Il deposito Atac di piazza Bainsizza
Il deposito Atac di piazza Bainsizza

Il deposito Atac di piazza Bainsizza è stato assegnato ai privati. Niente da fare per il Comune al quale non è bastata un’offerta da quasi venti milioni di euro (iva inclusa) per aggiudicarsi il lotto.

“La storia della riqualificazione del deposito Atac Delle Vittorie — commenta Flavia De Gregorio, capogruppo della Lista Calenda in assemblea capitolina —.  va avanti da anni. Ho avuto modo di seguire la vicenda come consigliera in I Municipio e la mancata aggiudicazione dell’asta non è che l’ultimo atto di una serie di passaggi totalmente sbagliati che hanno fatto perdere alla città di Roma una grande opportunità di utilizzo dei fondi del Pnrr. Colpa dell’amministrazione Raggi che si è arrovellata sull’affare Atac e, mettendo mano al concordato preventivo, ha avuto i paraocchi mancando totalmente di visione. Non ha minimamente pensato alla riqualificazione dei depositi in chiave di transizione elettrica e li ha lasciati gestire come tutto il resto. Costringendo il patrimonio aziendale in mano ai giudici ha inaugurato una serie di aste andate deserte e mandato la nuova amministrazione al massacro finale. Quanto ci costerà questa mancata acquisizione?”.

Per Renato Sartini, consigliere del I Municipio, “l’acquisto da parte del Comune del deposito sarebbe stato un pagare i debiti contratti da Atac che è 100% di proprietà del Comune con i soldi dei cittadini che, così, ci avrebbero rimesso due volte. Un atto di per se insensato visto che il concordato preventivo serve per pagare i “buffi” contratti dal proprietario: ma quale proprietario privato per pagare i propri buffi riacquisterebbe il bene oggetto del concordato visto che non aveva soldi per pagare i buffi? Ma i soldi pubblici sono visti come qualcosa di gestibile con creatività, come se fossero soldi di nessuno e, soprattutto, senza fondo. È tempo di responsabilità. E di sostenibilità a 360 gradi. Lavoriamo su una Roma diversa, fatta di manager in grado di gestire in maniera sana il bene pubblico e di amministrazioni pubbliche capaci di valorizzare i soldi delle tasse dei cittadini e qualunque fondo venga messo loro a disposizione”.