5 Giugno 2020 - 11:12 . Prati . Cronaca
Deposito Atac di piazza Bainsizza all’asta, i comitati chiedono percorso partecipato
I comitati del quartiere non si arrendono al silenzio calato come una cappa sulla rimessa Atac di piazza Bainsizza e chiedono un percorso partecipato. La struttura è una gemma della lunga collana Atac messa all’asta per ripianare i debiti. Come si può leggere sul sito della società che cura l’alienazione, il lotto, inaugurato alla fine degli anni Venti, è costituito da due edifici che si affacciano su via Monte Santo (ai civici 36 e 71), una struttura che si sviluppa lungo via Monte Nero e varie rimesse che si allungano su viale Carso. La superficie totale è di circa 17mila metri quadrati, di cui 7mila coperti. Sul complesso vige la tutela delle soprintendenze archeologica belle arti e capitolina, alle quali spetta l’ultima parola per qualsiasi eventuale cambio di destinazione d’uso. Ancora non è stato reso pubblico il prezzo base dell’asta.
“La vendita all’asta e il possibile cambio di destinazione di un’area che è destinata da un secolo a pubblici servizi – denuncia la rete di Insieme17 (che comprende Coordinamento Insieme XVII, Civico 17, Comitato Cittadino Della Vittoria, Comitato Mazzini, Comitato Teulada Casali Strozzi, Osservatorio 7, Prati in Azione!, CRCS Coordinamento Residenti Città storica, Euro solar Italia, Italia Nostra Roma, PSP Progettazione Sostenibile Partecipata, Rinascimento di Roma) – sta avvenendo nel silenzio più totale dell’amministrazione capitolina che a nostro avviso sta sottovalutando le conseguenze di questa scelta che può avere ricadute negative sull’assetto urbanistico e sulla qualità della vita nei nostri quartieri. Chiediamo al I Municipio e alla Commissione consiliare urbanistica che siano convocate quanto prima sedute pubbliche sull’alienazione dell’ex deposito”.
La presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi e il consigliere Roberto Morziello si accodano alla richiesta: “La vicenda è purtroppo aperta da anni, e il Municipio già nel 2017 aveva presentato una proposta di delibera di iniziativa municipale che avrebbe consentito di realizzare verde e servizi di livello locale, proposta poi respinta dall’aula Giulio Cesare. Non ci risulta alcun cambio di destinazione d’uso e nelle prossime settimane convocheremo una ulteriore commissione proprio per approfondire questo aspetto. Si tratta di un tema di grande rilevanza per il futuro assetto di quell’area, e pretendiamo risposte chiare dal governo a cinque stelle della città”.
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