Nella Capitale la stima delle imprese a rischio chiusura per alcuni settori si aggira anche al 40%. A lanciare l’allarme è il Cna di Roma (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), che parla degli effetti del lockdown a causa dell’emergenza Covid-19.

“Questo riguarda soprattutto commercio e gelaterie, ma non va molto meglio nemmeno per il comparto della ristorazione, dell’acconciatura, dell’estetica e della toelettatura di animali che si attesta intorno al 30% – ammette il Cna – Facile immaginare cosa significhi questo: rischio elevato di perdite significative di professionalità ed eccellenze, di posti di lavoro, con il risultato di avere sempre più imprenditori e famiglie costretti a indebitarsi per sopravvivere”.

E la richiesta è chiara: “Bisogna mettere in atto un piano di sostegno ben congegnato e attento e bisogna farlo ora, prima che si ricomincino ad aprire le attività – dice Michelangelo Melchionno, presidente della Cna di Roma – perché la semplice riapertura non sarà sufficiente questo a far ripartire l’economia”.