4 Ottobre 2020 - 11:39 . Trieste-Salario . Cronaca
Covid-19, focolaio al liceo Avogadro: l’istituto resterà chiuso per una settimana
Il liceo Avogadro chiude causa Coronavirus. A comunicarlo è lo stesso istituto con una nota pubblicata sul proprio sito.
“La Direzione aziendale del servizio di Igiene e Prevenzione, a seguito dei casi positivi riscontrati in una classe del liceo Avogadro, ha deciso di attuare la sorveglianza epidemiologica. Pertanto a partire da lunedi 5 ottobre, per una settimana, le classi svolgeranno la didattica a distanza“.
Intanto oggi, 4 ottobre, gli studenti che hanno inviato il format, effettueranno il tampone al drive in di Santa Maria della Pietà, in via Eugenio di Mattei 72, fino alle 17:00, mostrando la tessera sanitaria e un documento.
Nei giorni successivi – si legge ancora – le famiglie degli studenti che sono stati a contatto con gli alunni risultati positivi sono invitate a comunicare eventuali sintomi da Covid-19 alla Asl e alla preside, all’indirizzo stefaniasenni@liceoavogadro.onmicrosoft.com. E domani, 5 ottobre, l’Azienda sanitaria locale si metterà in contatto telefonico o via email con tutte le famiglie interessate.
In un’altra nota, la preside Stefania Senni esprime tutta la sua preoccupazione: “Nelle scuole stiamo vivendo una situazione che ha dell’assurdo. Da un lato all’interno degli edifici scolastici, nelle classi mettiamo in atto il protocollo di sicurezza fra enormi difficoltà: spazi inadeguati, aule sottodimensionate, mancanza di banchi monoposto che forse arriveranno a fine ottobre; dall’altra all’esterno delle scuole gli adolescenti si frequentano al chiuso e all’aperto (feste dei 18 anni, aperitivi e altro) senza rispettare le regole di sicurezza e i contagi si moltiplicano. È una situazione insostenibile”.
E ancora: “Desidero fare un appello ai nostri ragazzi, perché riflettano sul fatto che l’emergenza non è finita e che il loro comportamento in questo momento può fare la differenza. Dove è andato a finire il sentimento di solidarietà che caratterizza le giovani generazioni? È proprio così difficile rinunciare ad una festa per il bene della collettività?“.