12 Maggio 2020 - 11:22 . Prati . Cronaca

Covid-19, alla Cesmet certificazioni mediche per gli impiegati che tornano al lavoro

Covid-19, il bollettino regionale
Covid-19, il bollettino regionale

Certificazioni mediche specialistiche per i dipendenti che si apprestano a rientrare negli uffici. È il servizio che le aziende possono richiedere alla Cesmet, clinica specializzata in servizi di medicina dei viaggi, malattie infettive e tropicali.

Con l’avvio della fase 2 per l’emergenza Coronavirus, nella sede di via degli Ammiragli 67 Cesmet ha avviato il protocollo #prontiaripartire, rivolta appunto alle aziende che stanno riprendendo le proprie attività.

Ma in cosa consiste? Innanzitutto, viene utilizzato il test sierologico SARS-CoV2, un test rapido (5 minuti) con sensibilità al 99,2% e specificità al 98%, che fornisce il dato qualitativo ed evidenzia se siano presenti gli anticorpi nel soggetto, attraverso il prelievo di una goccia di sangue sul dito.

Ma non solo. Affinché la certificazione sia rilasciata, il test deve essere accompagnato da una visita infettivologica per la raccolta di dati medici e da una valutazione della funzione respiratoria e cardiocircolatoria. Questo perché, fanno sapere dalla clinica del viaggiatore, il test sierologico fotografa solo una parte delle “fasi della storia naturale dell’infezione” e va integrato nella visita medica infettivologica che chiarisce lo stato di salute, i contatti avuti e la risposta immune dell’organismo.

L’indagine proposta da Cesmet, quindi, studia nel suo complesso, per ciascun dipendente, l’eventuale infezione con lo studio delle fasi di risposta dell’organismo e la formazione degli anticorpi. Solo così si può certificare l’eventuale resistenza o sensibilità a una nuova infezione e fornire i giusti consigli comportamentali.

Nel corso della visita infettivologica vengono valutati luoghi, contatti con persone a rischio, comportamenti, rischi al lavoro. Vengono poi studiati sintomi e risposte dell’organismo, con particolare attenzione ad alcuni parametri che si alterano in presenza del virus (ossigeno, circolazione, cuore). Il test esamina anche la presenza degli anticorpi, che spesso non si formano o non si manifestano. Il certificato medico, che, spiegano dalla clinica, andrebbe aggiornato una volta al mese per 6 mesi con un test di conferma, fornisce una risposta sul proprio stato di salute, sulla probabile resistenza o sensibilità al virus, sul comportamento da adottare, sui vaccini essenziali da utilizzare per evitare danni da co-infezioni in attesa del vaccino specifico. Questo vuol dire. chiariscono da Cesmet, che il test va interpretato e da solo ha un significato limitato, ma ha la sua importanza inserito in un contesto clinico.