29 Maggio 2021 - 11:18 . sapienza . Cronaca

Così la Sapienza omaggia Serena ed Hesam, vittime della tragedia del Mottarone

Lo striscione per Serena ed Hesam
Lo striscione per Serena ed Hesam

Fiori, foto e uno striscione: così la Sapienza ha omaggiato Serena e Hesam, i due fidanzati, entrambi studenti dell’ateneo di piazzale Aldo Moro, tra le vittime della tragedia del Mottarone dello scorso 23 maggio. 

Fiori e foto per i due ragazzi

Mohammadreza Shahisavandi, 31 anni di origini iraniane ma arrivato a Roma da Diamante in provincia di Cosenza, era conosciuto come Hesam, studiava alla Sapienza ingegneria civile e per 7 anni aveva lavorato come gelataio Lemongrass di via Ottaviano.  Serena Cosentino (27 anni), era originaria anche lei di Diamante, alla Sapienza si era laureata nel 2019 in  Monitoraggio e riqualificazione ambientale con il massimo dei voti. E pochi giorni fa aveva preso servizio come borsista alla sede di Verbania dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr. 

Studenti e professori della Sapienza hanno ricordato i due ragazzi con una cerimonia che si è svolta il 28 maggio davanti al Rettorato: “Cari Serena ed Hesam, ovunque voi siate sarete sempre nel nostro cuore e il vostro amore rimarrà per sempre” si legge nello striscione esposto nell’ateneo. Intorno mazzi di fiori e foto dei due ragazzi, portati dai loro amici e colleghi della gelateria in cui Hesam lavorava.

La rettrice Antonella Polimeni ha sottolineato che la Sapienza rende omaggio ai suoi due studenti e a tutte le vittime del disastro, il preside della Facoltà di Ingegneria civile e industriale Antonio D’Andrea ha ricordato che Hesam era uno studente lavoratore, “un esempio di tenacia e volontà e che la Facoltà si impegnerà per il conferimento della laurea alla memoria”.  La direttrice generale Simonetta Ranalli ha sottolineato che: “al grande dolore per i ragazzi della Sapienza scomparsi e per tutte le altre vite spezzate, si aggiunge l’amarezza per una tragedia che poteva essere evitata”.

Hesam stava ultimando la tesi e si sarebbe dovuto laureare a luglio. “Si manteneva agli studi lavorando e anche lui era stato borsista, svolgendo la sua attività presso l’info point per stranieri Hello, sempre disponibile e accogliente – spiegano dalla Sapienza – forte del suo sorriso contagioso e della positività nell’affrontare ogni momento della vita”.

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