2 Marzo 2020 - 16:50 . Fuori Quartiere . Cronaca
Coronavirus, chiude una chiesa vicino a Prati. I turisti: “Ecco perché non abbiamo paura”
Il primo luogo di culto che chiude a Roma a causa del coronavirus si trova poco distante dal nostro quartiere, in piazza San Luigi dei Francesi. L’omonima chiesa ha serrato i portoni ieri, 1 marzo, fino a data da destinarsi. Un prete della chiesa, tornato in Francia a metà febbraio, è risultato positivo al covid-19 il giorno 28 e adesso è ricoverato a Parigi.
L’edificio, risalente al 1589, è un luogo assai frequentato per la presenza di tre capolavori del Caravaggio: Il Martirio di san Matteo, San Matteo e l’angelo, Vocazione di san Matteo. Ai turisti provenienti da tutto il mondo nella speranza di poter ammirare le opere, questa mattina non è rimasto altro che prendere atto del comunicato di chiusura affisso agli ingressi.
“È un gioiello, dovrebbe essere aperta – commenta la turista americana Diana Minski, professoressa di storia dell’arte in visita in Italia – non ho paura del coronavirus, ritengo che sia un’isteria. La malattia non ha effetti sulle persone più giovani. Mi preoccupa di più l’effetto che sta avendo sull’Italia la paura, questa è la tragedia. Mi auguro che la chiesa possa riaprire in pochi giorni per poter ammirare i tesori che custodisce”.
Seconda una nota dell’ambasciata di Francia in Vaticano, diffusa nel pomeriggio di oggi dall’agenzia Adnkronos, la chiesa riaprirà al pubblico mercoledì 4 marzo.