9 Novembre 2020 - 14:42 . Flaminio-Parioli . Cronaca

Coprifuoco, a Ponte Milvio si cena alle 5 del mattino. Per una buona causa

Brando Serra
Brando Serra

Una cena quando per molti lavoratori è già ora di colazione. E i proventi andranno in beneficenza. “È la cosa più bella che potessimo fare quest’anno, qualcosa che va oltre i problemi economici e sociali“. Brando Serra, titolare dello storico locale “da Brando“, nella zona di Ponte Milvio, ha raccontato a RomaH24 come è nata l’idea di organizzare per sabato 14 novembre una cena/colazione alle 5 del mattino nel suo ristorante.
“Io mi trovo a Ponte Milvio da quando avevo 21 anni, ora ne ho 38”, spiega Serra. “Ne ho viste di tutti i colori, ma mai come oggi abbiamo vissuto una crisi del genere. Non solo economica, ma sociale, culturale e psicologica”.

L’interno del locale

Nonostante tutto, “i locali di Ponte Milvio stanno reagendo in maniera positiva, anche se la chiusura della scorsa primavera abbia rappresentato una bella botta per tutti”. Con la nuova emergenza e i conseguenti provvedimenti “è inutile dire che il danno è grandissimo, soprattutto per chi come noi è abituato a lavorare la sera e la notte. Ma ci stiamo trasformando cambiando la nostra identità, tanti posti che erano nati come locali notturni adesso aprono a colazione“.

“L’idea di organizzare questo evento speciale – continua Serra – è nata per creare un po’ di attenzione sulla situazione in cui si trovano tutti gli appartenenti alla nostra categoria. Poi, pensandoci meglio, ho voluto legare a questa iniziativa un lato benefico, che ora è diventato quello più importante”.
Già, perché gli incassi che proverranno dai partecipanti alla cena/colazione, saranno devoluti al reparto pediatrico della sezione di Roma dell’Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma (AIL).
“Saremo tra le 30 e le 40 persone” – chiosa il titolare di Brando – nel pieno rispetto delle regole sanitarie previste dal decreto attualmente in vigore. Orario di apertura dopo le 5 di mattina, rilevazione della temperatura all’ingresso e registrazione dei dati anagrafici degli ospiti, distanziamento sociale di almeno un metro e utilizzo della mascherina”.

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