11 Febbraio 2022 - 17:40 . Cronaca

Colpo al clan Casamonica, confiscati beni per 22 milioni di euro

Una delle ville confiscate ai Casamonica
Una delle ville confiscate ai Casamonica

Ville di lusso, gioielli, bar e una stazione di servizio. È un vero e proprio tesoro quello confiscato al clan dei Casamonica. Il personale della Divisione polizia anticrimine della Questura di Roma ha, infatti, dato esecuzione ad un decreto di confisca di beni emesso dal Tribunale di Roma, per un valore complessivo stimabile in oltre 20 milioni di euro nei confronti di Giuseppe Casamonica (classe 1950), del figlio Guerrino (classe 1970), detto Pelè, e di Christian Casamonica (classe 1984), figlio di Ferruccio.

“Il provvedimento di confisca – spiegano dalla Questura – sulla base delle indagini patrimoniali condotte dalla Divisione polizia anticrimine, evidenzia la notevole sproporzione tra i beni e i redditi dichiarati, nonché l’origine illecita dei proventi utilizzati per acquisire il compendio patrimoniale oggi confiscato agli stessi”. I soggetti colpiti dal provvedimento sono risultati, infatti, coinvolti “in organizzate ed estese attività di usura e di esercizio abusivo del credito, nonché in condotte estorsive e di intestazione fittizia di beni”. Il 16 luglio 2021, in sede di giudizio abbreviato, il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Roma ha emesso sentenza di condanna, tra gli altri, nei confronti di Guerrino Casamonica detto Pelè (10 anni e due mesi di reclusione), Cristian Casamonica (8 anni di reclusione), riconoscendo la sussistenza del clan Casamonica come associazione a delinquere di stampo mafioso. Nei confronti di Giuseppe Casamonica  è in corso il dibattimento davanti al Tribunale di Roma. La confisca riguarda la sfarzosa “Villa Sonia” con piscina di via Roccarbernarda 8, l’altra storica villa con piscina appartenente alla famiglia, in via Flavia Demetria 90 e una villa  a Monterosi (VT).

 

Alcuni

Due delle tre ville confiscate sono state riassegnate per finalità sociali: quella di via Roccabernarda 8, infatti,  è ora la sede di un progetto per neo-maggiorenni, ex ospiti di case famiglie, gestito dalla Regione Lazio “Asilo Savoia”. Tra gli altri immobili colpiti dal provvedimento, anche la villa di Christian Casamonica e tre appartamenti situati a Roma e provincia.

Il Tribunale di Roma, oltre alle ville, ha confiscato anche: diverse quote di 5 società di capitali; quote di due società di persone e una ditta individuale; complessi aziendali tra cui una stazione di servizio a marchio “IP” con bar tabacchi, situata a San Cesareo (RM), nonché un bar tabacchi a Montecompatri (RM); un contratto di concessione del godimento di un complesso immobiliare, con diritto di acquisto ai sensi del D.L. 12/9/2014 n. 133 (rent to buy);  un veicolo e oggetti preziosi per un valore di oltre 30.000 euro; dieci polizze di pegno per un valore di oltre 30.000 euro e disponibilità bancarie per un valore di 65.000 euro custoditi in vari istituti di credito.

È stata, inoltre, accertata la pericolosità dei soggetti coinvolti. Motivo per cui è stata disposta la misura personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di tre anni nei confronti di Giuseppe e Guerrino e di due anni nei confronti di Christian.