16 Dicembre 2020 - 10:44 . Fuori Quartiere . Cronaca
Colonie feline, l’allarme degli animalisti: “A rischio la fornitura di cibo dal Comune”
“Siamo esausti, così si mette a rischio il benessere degli animali”. È il grido di allarme lanciato da Enpa Roma e dalla Lega nazionale per la difesa del cane – Sezione di Ostia. La Direzione promozione Tutela Ambientale e benessere degli animali ha disposto, infatti, che per chiedere la fornitura di cibo alle colonie feline regolarmente censite dalla Asl, le responsabili dovranno fornire una documentazione fotografica di tutti i gatti di cui si occupano.
E, per farlo, hanno tempo 90 giorni a partire dalla data della presentazione della domanda. Una decisione, quella presa dal responsabile del procedimento Marco Lombardi, che ha messo in allarme chi da anni si occupa dei felini della Capitale, anche nei nostri quartieri: “Le colonie a Roma sono gestite da signore che hanno anche 80 anni, come è possibile imporre loro di fotografare ogni singolo gatto che accudiscono? – si chiede Emanuela Bignami della Lega nazionale per la difesa del cane- sezione di Ostia -. Inoltre, ogni gatto è diverso, c’è chi è più schivo e resta nascosto. Come si fa a fotografarli tutti? Se non si fidano della buona fede delle responsabili delle colonie, vadano a fare un sopralluogo invece di chiedere foto”.
Della stessa idea anche Maurilia Amoroso, referente dell’Enpa di Roma: “Così si umiliano i volontari che, facendo tanti sacrifici, cercano assicurare una vita dignitosa a tutti i gatti della nostra città. Non ci fermeremo di fronte a questa ennesima provocazione, daremo battaglia in tutte le sedi possibili“.