La ciclabile è temporanea, transitoria, emergenziale, ma in molti vorrebbero ulteriormente accorciarle la vita. O quantomeno modificarla. A colpi di penna. La bike lane di Gregorio VII (qui il video con la nostra prova su strada) è sempre al centro dell’attenzione di questa parte della città, i cittadini hanno appena lanciato una raccolta firme per chiederne un “ripensamento radicale” (come si legge nel testo della petizione).

Si può firmare alla Caffetteria Roselli (via Gregorio VII, 317; bar Il Pappagallo (via Gregorio VII 71-79); Il TabaccOne (via Gregorio VII, 411); Caf Aci, (via Innocenzo XI 43); pizzeria Rimpizzamose (via Gregorio VII, 387).

“Siamo favorevoli alle ciclabili – scrivono i promotori che hanno creato un’apposita pagina Facebook contro la bike lane – ma riteniamo che la pista ciclabile non sia stata pensata prendendo in considerazione i pericoli e i rischi connessi che dovrebbero essere invece elementi essenziali nella progettazione di una tale opera per agevolare la viabilità”.

La pista Gregorio VII rientra nel piano del Comune per dotare la Capitale di 150 chilometri di ciclabili transitorie al fine di incentivare l’uso di veicoli green nella fase post lockdown e sgravare così il trasporto pubblico. È lunga 5 chilometri e arriva fino in piazza Carpegna.

Durante la nostra prova sono una serie di criticità, come runner e passanti che attraversano la pista d’improvviso, continue interruzioni e auto in sosta che sconfinano pericolosamente.

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