13 Marzo 2019 - 7:46 . Prati . Cronaca
Casa, rifiuti, scuola e tanto altro: perché il quartiere boccia la Raggi
“Il primo anno capisci. Il secondo, semini. Il terzo, raccogli. Ecco, a due anni e mezzo dal suo insediamento, la Raggi non ha seminato nulla». La presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi, si affida a questa metafora per tracciare un bilancio. Per spiegare cosa (non) è stato fatto dalla giunta 5 Stelle al giro di boa.
Gli undici punti del programma elettorale – dalla mobilità allo sport, dalle politiche sociali alla scuola – contenevano delle visioni. Ma erano oniriche, a detta della Alfonsi. «I 5 Stelle dicono no a tutto. No all’Olimpiade. No ai grandi eventi». Prati è immobile, stanco, depresso. Come Roma tutta. Stando a una ricerca di “Nomisma”, società di analisi sull’economia reale, la Capitale è al 17° posto tra le città che attraggono investimenti. In cima c’è Milano. Poi, c’è Firenze. Persino Padova (16°) e Monza (15°) sono più vivaci di Roma.
Se i 5 Stelle avevano un modello di gestione, per la Alfonsi è sbagliato: «Hanno affidato ai Municipi il patrimonio comunale senza dare loro le giuste risorse, umane e finanziarie. È stato uno scarico di responsabilità mascherato da decentramento». E senza risorse, Roma è rimasta al palo. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Prati – porta del Vaticano, porta del centro storico – è ostaggio di topi e gabbiani, che pasteggiano sui cumuli di immondizia ai bordi delle strade. La stampa estera ne prende atto e per Roma, che di turismo vive, è uno stillicidio. Stando a un report di Euromonitor, è scivolata al 15° posto tra le città più visitate al mondo.
Per la Raggi, tutto questo si è tradotto in un crollo del gradimento. Secondo un sondaggio condotto il 9 gennaio da Swg, solo il 50% di chi vota 5 Stelle le dà un voto tra 7 e 10. La Raggi ha perso quel (largo) consenso che le permise il 22 giugno 2016 di conquistare il Campidoglio con il 67,2% delle preferenze, battendo Roberto Giachetti al ballottaggio. Le prime crepe sono apparse già l’anno scorso, quando i Municipi III e VIII sono tornati al Pd. La visione onirica sta per finire. Roma sta per risvegliarsi.