Pochi i pullman in giro nel giorno di entrata in vigore del nuovo Piano Bus Turistici, che prevede il divieto di ingresso nel centro storico e l’accesso a pagamento nella Ztl Vam (più o meno l’anello ferroviario) per mezzo di permessi giornalieri o carnet di 300 “ingressi” dal costo di circa 26.000 euro.

Complice anche il traffico molto leggero del primo giorno dell’anno, durante la mattina pochissimi i bus in circolazione: cinque o sei sul Lungotevere, qualcuno in più nell’area intorno al Vaticano. Più intenso il passaggio nel pomeriggio e durante la prima parte della serata, sopratutto in prossimità degli stalli lungo le due sponde del Tevere. Intorno alle 18, di fronte al Ministero della Marina, cinque o sei torpedoni sostavano nei parcheggi. “Oggi non è andata male, ma solo perché c’era poco traffico. Con il ritorno alla normalità per noi sarà un disastro”. Danilo, autista della compagnia Lalli bus, commenta così la prima giornata di lavoro con il nuovo regolamento. “Da domani inizieranno i problemi” aggiunge. “Oltre ai costi c’è un problema logistico. Dobbiamo comunicare la sera prima orari di arrivo e partenza negli stalli. Se io ad esempio prenoto alle 10, il mio permesso alle 10.30 è scaduto. E se trovo traffico? Rischio di essere multato pesantemente. E’ un regolamento che non tiene conto degli imprevisti di questa città”.