19 Giugno 2019 - 8:40 . Prati . Cronaca
Aperture dei parchi, è scontro tra il Comune e i volontari. Questa la situazione
La partita tra il Comune e i volontari che aprono e chiudono i parchi di Roma – e del nostro quartiere – è apertissima. Lunedì 17 giugno l’associazione “Martiri di Nassiriya” ha inviato una nuova lettera alla sindaca Virginia Raggi “dai toni molto duri”. A spiegarlo a RomaH24 è Sandro Silbi, portavoce dei carabinieri in pensione.
Ma facciamo un passo indietro. I volontari che garantiscono le aperture delle ville nel quartiere hanno incrociato le braccia a tempo indeterminato, almeno fino a quando non riceveranno dal Campidoglio il rimborso di 73.150,53 euro, risalente al periodo tra febbraio e ottobre 2018, per il lavoro svolto. Al momento il compito è affidato al Servizio Giardini.
“Siamo disponibili a riprendere il servizio – spiega Silbi – ma qualcuno deve darci un cenno sulla situazione relativa ai pagamenti. La copertura del debito era prevista nel bilancio comunale nel 2018, su cui però deve transitare anche quello di Ama. E questo ha creato uno scontro in seno al Campidoglio. Risultato? A rimetterci sono i volontari, a cui mancano più di 70 mila euro, che vengono utilizzati come strumento politico”.
La risposta del Comune non si è fatta attendere. In un comunicato viene spiegato come “la gestione delle aperture e chiusure di Villa Massimo (rimasta chiusa il 16 giugno, ndr), e di altri parchi romani, risulti regolarmente affidata all’associazione di carabinieri in congedo. Quest’ultima ha quindi un contratto con Roma Capitale per lo svolgimento di tale servizio nell’anno 2019, a fronte del quale vengono corrisposti i pagamenti dovuti“. In poche parole: devono occuparsene i volontari e non il Campidoglio.
E per quanto riguarda i pagamenti arretrati? “È stato avviato l’iter istruttorio – prosegue il comunicato – per il riconoscimento dei debiti pregressi nei confronti della stessa associazione”. Roma Capitale si prepara quindi ad aprire i cordoni della borsa ed erogare i 73 mila euro ai “Martiri di Nassiriya” che però – come si evince appunto dalla nota – devono preoccuparsi di garantire il servizio di apertura e chiusura delle ville storiche.
Ma le azioni dell’associazione non finiscono qua: “Chiederemo il permesso per tenere delle assemblee in alcuni parchi, stiamo decidendo il quando e il dove. Il nostro obiettivo è quello di spiegare alle persone che cosa sta succedendo ai parchi del proprio quartiere”. I volontari vanno quindi all’attacco, stanchi di uno stallo che prosegue ormai da tempo.