30 Aprile 2020 - 15:34 . Prati . Cronaca

Anticoli, Roma Produttiva: “Sciopero dei negozianti il 18 maggio. Ecco i motivi”

Giulio Anticoli
Giulio Anticoli

Più di 500 aziende sciopereranno con noi il 18 maggio. Abbiamo avuto adesioni anche fuori dalla regione Lazio. Le condizioni che il governo ha imposto a noi commercianti per riaprire sono inaccettabili”.

Il volantino dell’iniziativa

Serrande chiuse. E uno slogan chiaro. “Io non riapro”. Lunedì 18 maggio, i commercianti del Trieste-Salario e di molti altre zone di Roma sciopereranno per le condizioni di riapertura dei negozi imposte dal governo. A spiegarlo è Giulio Anticoli, storico commerciante del quartiere, presidente dell’associazione Roma Produttiva e proprietario del negozio d’abbigliamento Kent, in viale Somalia.

L’idea di indire uno sciopero dei commercianti è partita dal nostro quartiere: “Abbiamo creato il gruppo Facebook “Io non riapro” e in 8 ore abbiamo registrato 1400 adesioni – sottolinea -. La risposta è stata fortissima. Chi sta al potere deve capire che noi commercianti siamo una categoria, che esistiamo, non siamo cani sciolti”.Anticoli è il portavoce della rabbia dei tanti proprietari degli esercizi commerciali aderenti. “Ci apprestiamo a riaprire le nostre attività con un debito alle stelle e con dei fondi stanziati dal governo solo sulla carta – spiega Anticoli a RomaH24 –. Senza un aiuto concreto dalle istituzioni non ci sono le condizioni per tornare a lavorare”.