24 Marzo 2019 - 10:05 . Prati . Cronaca

Alle Fosse Ardeatine si ricordano anche i figli di Prati morti nell’eccidio

Pietra d'inciampo di Alfredo Sansolini
Pietra d'inciampo di Alfredo Sansolini

Una ricorrenza triste per il quartiere, quella del 24 marzo. Come ogni anno, nel luogo dell’eccidio, saranno letti i nomi delle persone uccise alle Fosse Ardeatine.

Cesare Astrologo, il generale Simone Simoni, Unico Guidoni, Alfredo Sansolini. Sono i figli di Prati che il 24 marzo del 1944 furono uccisi nella strage delle Fosse Ardeatine. Lungo le vie del quartiere pietre d’inciampo e targhe affisse sui muri dei palazzi ricordano la loro uccisione.

Alle Fosse Ardeatine furono uccise 335  persone, tra civili e militari italiani, prigionieri politici, ebrei o detenuti comuni. Fu una vera e propria rappresaglia quella compiuta dalle truppe di occupazione tedesche, in risposta all’attentato partigiano di via Rasella, compiuto il 23 marzo da membri dei GAP romani, in cui erano rimasti uccisi 33 soldati del reggimento “Bozen”.