1 Luglio 2021 - 12:06 . Prati . Cronaca
Muore a 27 anni dopo un intervento all’utero: indagato il chirurgo della “Santa Famiglia” che l’ha operata
Doveva essere un banale intervento all’utero a causa di un papilloma, un raschiamento. Invece Maria Grazia Di Domenico, 27 anni, salernitana, ha perso la vita sei giorni dopo l’operazione, avvenuta nella prestigiosa casa di cura Santa Famiglia in via dei Gracchi, a Prati. Per questo la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta, al momento a carico del chirurgo che ha effettuato l’intervento, con l’accusa di omicidio colposo. A riportare per primo la notizia è stato il quotidiano la Repubblica.
La giovane, che si sarebbe dovuta sposare l’11 settembre, subito dopo il raschiamento ha accusato forti dolori addominali. I sanitari della casa di cura l’avrebbero quindi trattenuta, rassicurando la famiglia e ipotizzando “un’allergia agli antibiotici o una semplice influenza intestinale” prescrivendole “fermenti lattici”, secondo quanto riferito dalla famiglia di Maria Grazia.
La situazione, però, è peggiorata: Di Domenico è stata trasferita al San Pietro, dove è arrivata con una sospetta lesione uterina ed è quindi stata operata d’urgenza. La giovane, però, era già in schock settico: probabilmente durante l’operazione subita alla casa di cura di via dei Gracchi le è stato perforato l’utero e anche l’intestino, con conseguente peritonite prima e setticemia poi. In condizioni ormai molto critiche, Maria Grazia è stata trasferita al policlinico Gemelli, dove però è arrivata in coma ed è deceduta dopo 3 giorni.