17 Aprile 2021 - 13:11 . Trieste-Salario . Ambiente
Lotta alla cocciniglia, Comune: “Dal primo maggio nuovo piano su tutta Roma”
E’ polemica politica tra Regione e Comune sulla lotta alla “toumeyella parvicornis”, comunemente nota come cocciniglia tartaruga, parassita killer dei pini dei nostri quartieri.
Due giorni fa, il 15 aprile, il presidente Nicola Zingaretti aveva annunciato un investimento di 500mila euro per combattere il parassita. L’assessora al Verde di Roma Capitale, Laura Fiorini, in una nota diffusa alla stampa ha tenuto a ricordare l’attività del dipartimento tutela ambientale e gli investimenti già fatti. “Abbiamo avviato fin da subito trattamenti antiparassitari sperimentali trattando fino ad oggi circa 4mila pini con buoni risultati – ha sottolineato Fiorini – . Il dipartimento ha agito quindi in netto anticipo rispetto agli altri soggetti coinvolti, tra cui la Regione Lazio, ente competente a fornire le linee guida più volte sollecitate nel corso degli anni”.
Come emerso nei giorni scorsi, infatti, nell’ottobre 2019 c’era stato un incontro con la Regione al fine di avviare un protocollo congiunto per la lotta al parassita”. Ma come si legge nel documento inviato recentemente dal dipartimento tutela ambientale a tutte le associazioni ambientaliste di Roma, per motivi “burocratici e amministrativi, ma soprattutto per l’emergenza sanitaria sopraggiunta, non era stato possibile avviarlo”.
“Ora che abbiamo il via libera del ministero della Salute all’uso di un prodotto specifico – prosegue l’assessora – , per 120 giorni dal primo maggio, partiamo immediatamente su ampia scala con un piano con cui contiamo di trattare circa il 50% dei pini comunali aggrediti. Abbiamo attivato tutte le risorse in campo: fondi già disponibili e appalti operativi come l’accordo quadro da 60 milioni per la cura e manutenzione degli alberi”.
“Non sono certo i 500.000 euro annunciati dalla Regione che salveranno i pini di Roma – mette il carico Fiorini – . Se è per questo, Roma capitale ha già stanziato 700.000 euro oltre a quelli già investiti per i trattamenti sperimentali. Questa non è una gara a chi punta di più. Sarebbe stato più opportuno che la Regione, come le compete, avesse fornito subito linee d’azione. Ora è indispensabile un decreto di lotta obbligatoria che investa tutti i soggetti tenuti ad effettuare i trattamenti poiché interventi fitosanitari circoscritti, anche se estesi, non ostacolano la diffusione di un parassita che passa da un albero all’altro trasportato dal vento. In tutta Roma si ipotizza la presenza di circa 1 milione di pini appartenenti a vari soggetti pubblici e privati: tutti devono fare la propria parte”.