“Più carote, meno carotaggi”. Con un semplice gioco di parole, comitati e cittadini, una trentina in tutto, hanno ribadito il loro “Questo tribunale non s’ha da fare” contro il progetto di allargamento della cittadella giudiziaria che andrebbe a sventrare il parco di via Teulada.

In testa al flash-mob che si è tenuto nel pomeriggio dell’11 dicembre, la portavoce del Coordinamento civico Insieme17 (che raggruppa le associazioni del territorio), Luisa Sodano. Con lei anche personaggi noti del quartiere per il loro attivismo ambientale, come Maria Teresa De Bellis, il decano del gruppo RetakeRoma Prati, Fabrizio Mencaroni, e Patrizia Venditti, la documentarista che da anni ingentilisce le strade decorando le aiuole e piantando nuovi alberi.

“Un anno e mezzo fa – denuncia Sodano – siamo riusciti ad avere un incontro con Ministero della giustizia, Regione e Comune (i firmatari del protocollo d’intesa per il progetto dell’allargamento del tribunale, ndr) dove ci fu spiegato che il progetto era soltanto un’idea. Oggi invece assistiamo ai carotaggi del terreno e nessuno sa in che fase è il progetto. Chiederemo un accesso agli atti per monitorare la vicenda. Noi non ci arrendiamo”.

Le ispezioni del terreno, cominciate lunedì 7 dicembre, riguardano il progetto di ampliamento della vicina cittadella giudiziaria. I carotaggi dureranno fino a tutta la prossima settimana. Intanto, oltre alla protesta in presenza, le associazioni alzano la voce anche sul web: “Salviamo la Riserva di Monte Mario dalla cementificazione del parco di Via Teulada” è la petizione lanciata dagli Amici di Via Plava sul portale change.org.

L’area è compresa nella riserva naturale di Monte Mario e appartiene al demanio, la gestione è invece affidata all’ente regionale RomaNatura.

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