30 Agosto 2019 - 8:40 . Prati . Cronaca
Sabrina Alfonsi: “Mi auguro che il nuovo governo dia più poteri ai Municipi”
“Ho sempre lavorato per il bene della città, non ho mai fatto opposizione strumentale e così sarà ancora”. Sabrina Alfonsi, presidente dem del I Municipio, non si lascia scuotere dalle notizie che volteggiano su palazzo Chigi, con Giuseppe Conte ormai (bis) premier in pectore di un conclave giallo – rosso.
La filiera amministrativa che parte dall’esecutivo (retto dall’asse Cinquestelle – Pd), attraversa la Regione (presidente Zingaretti, sempre Pd) e arriva al I Municipio a questo punto avrebbe il Campidoglio come unica dogana, ma Alfonsi tiene a precisare: “Con la Raggi ho sempre avuto un rapporto schietto, riconoscendole ciò che ha fatto di buono e attaccandola per ciò che ha fatto di sbagliato, questo non cambierà”.
Presidente, quali riflessi potrà avere questo nuovo patto di governo su Roma, e quindi sul nostro quartiere?
“Spero anzitutto in un cambiamento di disponibilità da parte della sindaca. Alle riunioni al Campidoglio sono invitati a partecipare soltanto i presidenti dei Municipi pentastellati, mi auguro che anche i quattro Municipi rossi adesso possano entrare al Senatorio. Anche la Regione, sulla questione rifiuti, ha dato dimostrazione di poter lavorare al meglio tutti insieme per il bene della città. La disponibilità del Pd c’è sempre stata”.
Cambieranno i rapporti tra lei e la prima cittadina?
“Diciamo che certi attacchi non mi sono piaciuti, la cosa deve essere superata al fine di concertare insieme un tavolo per risollevare Roma”.
A proposito di tavoli, tanti accordi in politica si svolgono sotto al tavolo. C’è il rischio che Roma venga usata come “moneta di scambio”?
“Questo governo giallo – rosso può essere utile a mostrare le vere intenzioni. Troppo volte in passato Roma è stata usata come moneta di scambio e i risultati purtroppo si sono visti”.
Il nuovo asse politico può favorire un cambio di governance che dia ai Municipi le risorse necessarie, umane e finanziarie?
“Me lo auguro, ci vuole una legge speciale per Roma come per le altre grandi capitali europee”.
Se fosse nella Raggi, cosa chiederebbe al nuovo esecutivo?
“Sicuramente di potenziare il decentramento amministrativo. I Municipi dovrebbero essere i nuovi comuni urbani e il sindaco essere espressione di una città metropolitana. Decentramento vuol dire maggiori poteri, maggiori poteri che porterebbero maggiori risorse da sfruttare, in tempi più rapidi, per il bene della cittadinanza”.
LEGGI l’editoriale sulla nuova governance per Roma (di Luigi Carletti)