10 Giugno 2019 - 12:31 . Prati . Cronaca
Lungotevere Arnaldo da Brescia, questo il ricordo di Giacomo Matteotti
Il lungotevere Arnaldo da Brescia si trasforma per una mattina in chiesa laica e commemora Giacomo Matteotti, ucciso esattamente 95 anni addietro dalle squadre d’azione fasciste. Nel luogo del rapimento, dove si erge la stele monumentale, il presidente del circolo culturale Giuseppe Saragat e Giacomo Matteotti, Angelo Sabatini ha rievocato la coraggiosa figura dell’onorevole socialista che tra i primi si oppose al nascente regime di Mussolini. Era il 30 maggio 1924, Matteotti denunciò alla Camera presunti brogli elettorali che avrebbero portato il Partito nazionale fascista al governo.
Alla fine dell’intervento che lo condannò a morte, pronunciò la famosa cassandra: «Io il mio discorso l’ho fatto. Ora voi preparate il discorso funebre per me». Nemmeno undici giorni dopo, l’onorevole fu rapito dagli squadristi e, nel corso di una colluttazione, pugnalato. Il suo cadavere venne rinvenuto due mesi dopo in un bosco di Riano.
Alla cerimonia era presente la sindaca Virginia Raggi che ha invitato i presenti: «Andate a rileggervi quell’intervento, si trova facilmente su internet, non è soltanto un esempio di coraggio ma un appello sempre attuale a non abbassare mai la guardia per bloccare sul nascere ogni eventuale minaccia che mini la democrazia».
A rendere omaggio a Matteotti c’erano i rappresentanti delle istituzioni di Senato, Camera, Regione e II Municipio, l’associazione nazionale partigiani e i sindacati Cgil, Cisl e Uil.