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Chi è l’avvocato di Prati che lotta in difesa del nostro ambiente

di Alessio Ramaccioni

Avvocato penalista in difesa dell’ambiente e della salute, scrittrice, pittrice, fondatrice di una associazione che mette al centro dei suoi interventi l’individuo e i suoi diritti. Il tutto vissuto, progettato, realizzato e ispirato dall’atmosfera del quartiere. Ci sono persone che riescono a contenere nello spazio di una sola esistenza tante vite: è il caso di Francesca Romana Fragale, che partendo da un’aula di tribunale, passando attraverso tante storie e abbattendo qualche pregiudizio, sta proseguendo il suo viaggio. La incontriamo nel suo studio in via Germanico.

Da quanto tempo fa parte della comunità di Prati?

“Vivo qui da trent’anni: famiglia, casa, lavoro. L’abitazione dei miei genitori, la mia, lo studio in cui passo gran parte del mio tempo sono qui. Piazza Mazzini, piazza Risorgimento, mura Vaticane, il Tribunale: ecco la mappa della mia vita. Le strade, le atmosfere, la vitalità, la storia di questo rione hanno certamente influito sulle mie vicende personali e sulle scelte che ho fatto”.

Lei si è occupata di grandi processi a tutela della salute e dell’ambiente.

“Salute, ambiente e diritti dei cittadini collegati a questi due temi mi stanno a cuore da sempre. Come avvocato penalista mi sono dedicata al diritto dell’Ambiente. Mi sono occupata di rifiuti, raccolta differenziata, Ogm, inquinamento dell’acqua, mucca pazza, ecomafie. Sono stata consulente giuridico e ho collaborato con  varie associazioni a difesa del cittadino e dell’ambiente. La causa contro la discarica di Malagrotta o quella per l’elettrosmog dalle antenne di Radio Vaticana a Cesano ad esempio, sono stati momenti centrali della mia storia personale”.

Cosa l’ha spinta a interrompere la carriera da avvocato?

“Improvvisamente ho sentito che la mia “missione” era da sospendere. La mia è una sospensione volontaria dall’albo, non una cancellazione. Non ho chiuso definitivamente, ma per ora non voglio esercitare. Il momento in cui mi resi conto che era il momento di concludere, almeno momentaneamente, quella parte della mia vita, fu quando chiuse la discarica di Malagrotta. Dopo tanti anni di battaglie il pensiero che fosse finita una fase della mia vita divenne sempre più chiaro. Avevo vinto – in qualche modo – anche quella, di battaglia”.

L’elettrosmog e Radio Vaticana. Che ricordi ha?

“Molti, e intensi. Fu una battaglia quasi di avanguardia. All’epoca – primi anni del 2000 – non si parlava quasi per nulla di elettrosmog. Agli inizi il tema era “la radio che si sente nei citofoni”, solo dopo la questione coinvolsero anche la tutela della salute. Ricordo anche l’ottimo lavoro svolto con la Procura, in particolare insieme al pubblico ministero Gianfranco Amendola, paladino delle battaglie ambientaliste. Ovviamente ricordo la soddisfazione per il risultato in qualche modo raggiunto (Radio Vaticana è stata condannata per il reato di “getto pericoloso di cose”, poi prescritto – ndr)”.

Finisce la sua attività di avvocato. Cosa avviene dopo?

“Dopo c’è Futuro sostenibile, la mia associazione. Si occupa di tutela dell’ambiente e, in senso più ampio, della difesa dell’individuo. Che va tutelato sotto più punti di vista: ho voluto far entrare in un unico “contenitore” – l’associazione –  concetti diversi: ambiente, etica, diritti, cultura, arte”.

Come si declinano praticamente gli obiettivi di Futuro sostenibile?

“Prati fino a qualche anno fa era una specie di piccolo paradiso. Negozi a conduzione familiare, ristoranti e luoghi di incontro e socialità. Adesso è diverso: scelte politiche sbagliate, poca attenzione al territorio, un lento degrado culturale e sociale. Si sta perdendo l’identità del quartiere attraverso la poca cura dell’ambiente e del patrimonio artistico. Prati non sarebbe un luogo migliore se avesse qualche galleria d’arte in più, qualche teatro in più? Ecco, di questo si occupa Futuro sostenibile, segnalando e affrontando piccoli problemi, spaccati di realtà quotidiana, e provare a migliorarla, attraverso il nostro sito e i canali social”.

C’è poi la parte più artistica della sua esperienza, quella che lei ha dedicato alla scrittura ed alla pittura.

“Scrivo e dipingo da quando ero bambina. Mio padre era scrittore e pittore, oltre che ingegnere. Mia madre è scrittrice. Io e le mie sorelle siamo cresciute sepolte da libri, da fogli di carta, da pennelli e tele. Abbandonando l’attività legale, ho potuto dedicarmi di più a tutto questo”.

E la scrittura?

“Ho scritto di tutto: saggi di diritto penale, un romanzo, un libro inchiesta sull’elettrosmog, una monografia sugli Ogm. Oggi scrivo recensioni in ambito culturale”.

Carta d’identità

Avvocato penalista ed esperta di diritto ambientale, Francesca Romana Fragale è stata consulente del Comitato delle regioni europee, del ministero delle Politiche agricole e forestali, del ministero dell’Ambiente, della Regione Lazio, dell’Inran, dell’associazione Verdi, ambiente e società; autrice di numerosi libri e pubblicazioni, è stata protagonista di importanti vicende processuali e cause come quella sulla discarica di Malagrotta. Attualmente è presidente dell’associazione Futuro sostenibile onlus – Tutela dell’etica e dell’ambiente e vicepresidente dell’Accademia internazionale di arte moderna.

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