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Allarme ratti in centro storico. In pericolo i bambini nelle scuole
di Marco LiberatiUna vera invasione incontrollata di topi, che provoca rischi per la salute degli abitanti del centro storico e soprattutto dei bambini delle scuole, anche a causa dei rifuti abbandonati all’aperto. La commissione lavori pubblici del I Municipio ha affrontato il problema dei ratti, segnalati in aumento su tutto il territorio, soprattutto in Prati, dove sono apparsi in più zone e in gruppi sempre più numerosi. “In particolare i topi stanno invadendo anche i locali di scuole e asili comunali, con gravi rischi per i bambini” viene riportato sul verbale dell’incontro, a cui ha partecipato anche il dottor Sarti, delegato del Dipartimento tutela ambiente del Campidoglio.
Negli ultimi mesi diversi cittadini hanno trovato la presenza dei roditori in diverse zone del nostro quartiere, come in via Tommaso Campanella, la metro Cipro, in via Cicerone e in via dei Gracchi, ma sono anche altri i punti dove recentemente altri abianti hanno lamentato la presenza dei ratti. Una delle difficoltà che emergono dal verbale è la mancanza di finanziamenti per poter intervenire efficacemente: “Ad ottobre 2018 sono finiti i fondi, c’è stato un “vuoto” in attesa dei nuovi appalti. Da pochi giorni sono ripresi i lavori di disinfestazione, anche grazie ad un accordo con Ama”, spiega la dottoressa Nati, sempre del Dipartimento ambiente. Questo nuovo intervento, dal costo di 76 mila euro ha permesso intanto di far partire i sopralluoghi e alcuni interventi.
Per quanto riguarda Prati sono state inserite delle trappole in questi punti: via degli Scipioni 181, nei cassonetti; via dei Gracchi 56, sempre nei cassonetti, via Sebastiano Veniero, vicino la palestra; via Germanico, tra i civici 78-96 e il parcheggio della metro Cipro. Per quanto riguarda il centro storico sono invece questi i punti dove è stato attuato un primo intervento di derattizzazione: via Crispi, dal civico 34 al 40; via Milazzo 36, Largo Sant’Alfonso 2 e via San Vito; via Dè Burrò e vicolo De Burrò nelle buche nel cemento; piazza Sant’Ignazio, via Sommacampagna 47 e viale Trastevere 215.
Per i successivi interventi sarà prepararato un bando, ma necessario prestare la massima attenzione all’ambiente. La dottoressa Nati ha infatti sottolineato che questa operazione deve tutelare la salute dei cittadini e degli animali domestici, per questo le esche non possono essere posizionate all’aperto, ma dentro tombini, fogne e cassonetti. L’aumento dei topi in città è stato causato, secondo la relazione, anche a causa dei rifiuti alimentari abbandonati: per questo è necessario intervenire con il contributo urgente dell’Ama.